ALTA VIA 1 DELLE DOLOMITI
Giorno 8 – Ci aspetta un’altra lunga attraversata
ITINERARIO
Giorno 8 – dalla Forcella del Camp alla Malga Moschesin
Dislivello: mt 451 in salita; mt 573 in discesa
Lunghezza del percorso: km 13
Tempo di percorrenza: 1 ora per il Rifugio Bruto Carestiato; 50 minuti per il Passo Duran; 25 minuti per raggiungere il bivio verso il Rifugio Pramperet; 3 ore e 30 minuti per la Malga Moschesin;
Sentiero: 554 – 549 - 543
Rifugi sul percorso: 2
Reperibilità acqua: nei rifugi e lungo il tratto dal Rifugio Carestiato al Passo Duran c’è la presenza sulla sinistra di una fontanella.
RIFUGIO BRUTO CARESTIATO
La mattina parte già male, scaldando l’acqua per il Tè si rovescia il pentolino perdendo tutta l’acqua, così da Forcella del Camp ripartiamo verso il Rifugio Bruto Carestiato, senza aver fatto colazione.
Si inizia in decisa discesa su sentierino nel bosco sotto le alte pareti del Tridente e delle Torri del Camp, scendendo nella Val dei Cantoi, fino ad arrivare in località Cantoide Framont (mt 1788). Iniziando leggermente a risalire, camminando adesso su sentiero a mezzacosta in mezzo ai pini mughi, si passa per Le Stamere e poi procedendo sotto la Pala delle Mesenade si arriva all’ultima salita che porta a sbucare proprio davanti al Rifugio Bruto Carestiato (mt 1834).
In un oretta arriviamo e ovviamente ci fermiamo per fare la mancata colazione; sarà una delle poche volte in cui io e i bambini ci possiamo bere una bella tazza di latte al posto del Tè.
PASSO DURAN
Lasciato anche il
Rifugio Carestiato si imbocca il sentiero 549 procedendo su una
comoda e larga strada forestale, in mezzo a verdi pascoli, tra tratti in
discesa e alcune salite, arrivando così al punto in cui bisogna abbandonare la
strada per prendere il sentiero che scende giù deciso al Passo Duran (mt 1601)
dove sorge, proprio sul passo, il Rifugio Passo Duran “Cesare Tomè”.
Non è ancora proprio
ora di pranzo, ma decidiamo comunque di fermarci lì a mangiare un panino
veloce, approfittando sia della bella giornata che dello stendino del rifugio
per mettere le tende ad asciugare dopo il temporale della notte scorsa.
Essendo lì dalla tarda
mattinata, mangiamo presto e nel primo pomeriggio riprendiamo il nostro
cammino.
MALGA MOSCHESIN
Dal Passo Duran, per imboccare il sentiero che porterà al Rifugio Sommariva al Pramperet, bisognerà percorrere la Statale 347, in discesa verso l’Agordino, per circa km 1 fino a trovare sulla sinistra un’ampia ansa stradale dove si trova il bivio da prendere.
Si abbandona quindi la statale e si prende il sentiero 543; camminando in mezzo ad un fitto bosco in poco tempo si raggiunge Forcella Dagarei (mt 1620).
Da qui, si continua ancora nel bosco fino a quando il sentiero non diventa sentierino a mezzacosta in mezzo ai pini mughi, per poi successivamente attraversare un ghiaione sotto le pareti del Tamer Grande (mt 2547), dove si va ad incontrare il sentiero 594 che sale dalla Casera De la Rova.
Continuando sempre sul sentiero 543, si andrà ad incontrare un altro bivio questa volta con il sentiero 544 che proviene anche questo dalla Casera De la Rova; si tralascia e restando sempre sul medesimo sentiero, procedendo in salita in mezzo al bosco si arriva in Malga Moschesin (mt 1800).
Il tutto aveva comportato un bel po’ di ore di cammino ed in forcella arriviamo solo verso le 18.
Tutto intorno era una distesa di verde con dei punti in piano, e visto l’ora tarda, decidiamo di fermarci in quel bellissimo posto posizionandoci con le tende.
Quella sera, oltre ad essere in compagnia anche di un’altra tenda, passa tranquillamente e riusciamo finalmente a riposare.
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