Alta Via Lagorai Panorama, giorno 1, un magnifico trekking con i bambini di quattro giorni nella catena del Lagorai | Dolomitiebambini - Dolomiti & Bambini

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ALTA VIA LAGORAI PANORAMA
GIORNO 1 - TUTTI PRONTI PER PARTIRE
Quattro giorni di trekking nella catena del Lagorai, veramente incredibile, partendo dal Passo Manghen, passando per la splendida Val Campelle, attraversando la verdissima Piana di Caldenave, per poi addentrarsi nella selvaggia Val Orsera e nell’ambiente più duro di Forcella Orsera, il tutto circondato da numerevoli laghi alpini e da un panorama sul Lagorai veramente unico.
Il Lagorai è una catena montuosa che si estende dalla Val Sugana fino al Passo Rolle, un posto dove trovare ancora una natura selvaggia e incontaminata dal grande turismo di massa; pochi rifugi, funivie e collegamenti vari completamente assenti, dove poter camminare nelle fitta rete di sentieri, con dislivelli e lunghezze a volte di tutto rispetto, in grande silenzio e solitudine, per entrare appieno in simbiosi con la  natura  circostante. Di acqua invece se ne può trovare in abbondanza con laghi e laghetti sparsi su tutto il territorio.
Questo che vi andrò a raccontare è stato un giro ad anello lungo in totale km 52, con un dislivello complessivo sia in salita che discesa di mt 2470, che ha saputo regalare emozioni incredibili.
Se queste prime righe vi hanno stuzzicato almeno un po’ di interesse allora continuate a leggere e venite con noi in questo lungo viaggio.
PUNTO DI PARTENZA:
In macchina da Borgo Valsugana abbiamo raggiunto il Passo Manghen, un valico alpino del Trentino che collega Borgo Valsugana con Molina di Fiemme. Un lunghissimo e stretto passo di montagna, che porta a quota mt 2047, dove bisogna fare molta attenzione se si incrociano altre macchine e soprattutto se ci sono delle moto, durante il quale però si possono trovare vari spazi con panchine e tavoli per fare una sosta.
Essendo punto di partenza di questo trekking, la macchina l’abbiamo lasciata nel parcheggio a disposizione vicino al Rifugio Manghen che si trova proprio in cima al passo.

La giornata era bellissima e il posto, con un laghetto proprio vicino al rifugio, richiamava ad una sosta più lunga visto la pace e la sensazione di relax che trasmetteva; invece presi gli zaini ci mettiamo subito in marcia, di strada ne avevamo tanta da fare!
PERCORSO:
Iniziamo imboccando il sentiero 322A, seguendo le indicazioni per il Lago delle Buse; appena usciti dal rifugio teniamo la destra, dei cartelli sulla staccionata che delimita il laghetto lì vicino, ci indicano la direzione. Camminiamo su uno stretto sentierino tra pietraia e piante di rododendro, inizialmente in decisa discesa per poi proseguire in decisa salita fino ad arrivare al Lago delle Buse; un vero paradiso naturale, con a sinistra le imponenti pareti del Monte Ziolera e la sua inconfondibile vetta piramidale (mt 2478) e dove una breve sosta era d’obbligo.
Restando sulla sponda destra del lago, procediamo solo per un breve tratto sul largo sentiero 361, che ci porta ad un bivio, dal quale lo abbandoniamo tralasciando le indicazioni per Forcella e Malga Ziolera e continuiamo dritti sul sentiero 322A, seguendo le indicazioni per Pian delle Fave.
Camminando adesso su sentierino a mezzacosta con piacevoli saliscendi arriviamo in località Pian delle Fave (mt 2160), dove troviamo un altro bivio dal quale teniamo leggermente la destra verso Forcella Pala del Becco (mt 2248), che raggiungiamo  con una bella ma non lunghissima salita in circa 30 minuti.
Da qui inizialmente su sentierino a mezzacosta per poi proseguire su un poco piacevole tratto di pietraia, che attraversiamo con cautela, scendiamo verso il Lago di Montalon (mt 2089), incastonato ai piedi della Forcella Montalon, dove arrivando ormai per ora di pranzo, decidiamo di fermarci per una meritata pausa.

Il tempo cominciava a rannuvolarsi, mangiamo dei panini, recuperiamo un po’ di forze e ripartiamo.
Dal lago seguiamo le indicazioni ben visibili, scritte in bianco, su un grande masso all’inizio del lago, riportando le indicazioni per “Montalon – Carlettini” con una freccia che ne indicava la direzione. Prendiamo così il sentiero 362, camminando prima in mezzo a pendii verdissimi fino ad arrivare ed oltrepassare Malga Montalon (mt 1868), che è chiusa, per poi continuare in mezzo al bosco allietati dal dolce scorrere dell’acqua, del quale corso si sente per la maggior parte solo il rumore ma solo poche volte lo si vede.
In continua ed estenuante discesa arriviamo in Val Campelle fino ad incrociare la strada asfaltata che dovremo seguire fino a trovare le indicazioni per il Rifugio Caldenave.
In prossimità dei cartelli, invece di proseguire subito per il nostro giro, decidiamo di allungarci un attimo al Rifugio Carlettini, che distava veramente poco da li, per fare una sosta.
Decisione non fu più azzeccata, in quanto oltre a riprendersi un po’ dalla stanchezza e da una caviglia che mi faceva male, per la quale gentilmente il personale del rifugio mi ha dato del ghiaccio, abbiamo schivato anche due gocce di pioggia.

Verso le 18, ormai era tardissimo, riprendiamo il cammino, torniamo all’incrocio dove c’erano le indicazioni per il Rifugio Caldenave e da quel bivio prendiamo il sentiero 332.
Un primo tratto di strada sterrata ci ha portato ad un bivio dal quale abbiamo incominciato ad addentrarci nel bosco, percorrendo una tosta salita, per poi sbucare di nuovo su una comoda strada forestale.
La percorriamo fino ad arrivare a Ponte Campivelo (mt 1499), li vicino troviamo un grande spiazzo per le tende e visto l’ora tarda, decidiamo di fermarci. Ci posizioniamo, ci rinfreschiamo sul torrente lì vicino, unica nota positiva perché per quanto riguarda invece il rumore durante la notte era una cosa abbastanza fastidiosa, prepariamo da mangiare e poi tutti a dormire: il giorno dopo ci aspettava una tosta giornata!!
Dislivello: mt 560 in salita; mt 1200 in discesa
Lunghezza del percorso: km 16
Tempo di percorrenza: 6 ore e 15 minuti solo di cammino:
dal Passo al Lago delle Buse 30 minuti; dal lago a Pian delle Fave 1 ora; da Pian delle Fave a Forcella Pala del Becco 25 minuti; dalla forcella al Lago di Montalon 45 minuti; dal lago alla Malga Montalon 35 minuti; dalla malga al Rifugio Carlettini 2 ore e 15 minuti; dal Rifugio Carlettini a Ponte Campivelo 45 minuti;
Cartografia: Tabacco 1:25.000, Foglio 58, Valsugana – Tesino, Lagorai – Cima d’Asta
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