ALTA VIA LAGORAI PANORAMA
GIORNO 4 - SI RIENTRA
Avete presente uno di quei video dove vedi che qualcuno apre la tenda e davanti uno spettacolo mai visto prima?
Ecco, quella mattina è andata così; ho aperto la cerniera della tenda e davanti ai miei occhi quel classico paesaggio da cartolina reso ancora più bello dal fatto che il sole stava sorgendo da dietro la montagna e piano piano illuminava il lago.
WOW ho pensato dentro di me, e chi vuole più venire via…..
Fatti tutti i rituali di ogni mattina e sera, e lasciato in ordine e pulito come sempre, ci rimettiamo gli zaini in spalla, ormai più leggeri del primo giorno perché le provviste stavano per finire, e lasciamo a malincuore quel posto.
Dal Lago delle Buse Basse o Lago di Rocco, risaliamo il dolce pendio fino a riprendere il sentiero per poi proseguire per la Forcella Valsorda, che si trova a poca distanza da lì.
Iniziamo la giornata come al solito con una bella salita trovando, ad un certo punto, poco prima di arrivare alla forcella, un piccolo nevaio da attraversare. Una volta superato questo tratto, ancora pochi metri e siamo in Forcella Valsorda (mt 2256) dalla quale seguiamo adesso le indicazioni per la Forcella del Montalon imboccando così il sentiero 322.
Il sentiero inizia quasi pianeggiante sempre in mezzo a pietraia ma molto più comodo e semplice dei primi giorni; ma questa era solo una pia illusione, in quanto in breve tempo, ricominciamo a camminare su pietraia.
Il sentiero costeggia le pareti del Monte Montalon (mt 2501) e Cima delle Buse (mt 2522) mentre davanti a noi si erge la Pala del Becco (mt 2423); se si guarda verso destra invece, più in basso si può scorgere anche il Lago delle Stellune, la cui vista ci accompagnerà per un bel po’.
In continuo saliscendi, tra tratti di sentiero a mezzacosta esposto ed altri su pietraia, dei quali non so dirvi se siano stati meglio i tratti in salita o quelli in discesa, arriviamo alla Forcella del Montalon (mt 2133), dalla quale riusciamo a vedere sul versante opposto il lago Montalon, nostra meta per pranzo del primo giorno di questo lungo trekking.
Da qui, continuando
sempre sul sentiero 322, ed aggirando le ultimi propaggini di Pala del Becco, proseguiamo
verso Pian delle Fave.
Di nuovo è un continuo scendere e salire, che
sarebbe anche un modo di avanzare piacevole, se non fosse per la stanchezza che
cominciavamo a sentire.
Dopo circa 1 ora arriviamo a Pian delle Fave (mt
2160), ricongiungendoci così al sentiero di andata. Il primo giorno infatti dal
Passo Manghen eravamo arrivati fino a qui per poi proseguire verso Forcella
Pala del Becco.
Adesso ci rimane solo
da ripercorrere il sentiero per arrivare al Lago delle Buse e successivamente
al Passo Manghen.
Imbocchiamo così il sentiero 322A con
l’illusione di arrivare al lago in soli 10 minuti, ovvero la tempistica
indicata sul cartello.
Del fatto che il
cartello non riportava un dato corretto ce ne siamo accorti praticamente
subito, quando, fatta la prima svolta, in lontananza abbiamo visto il lago
piccolo piccolo.
Procedendo abbastanza
spediti ci abbiamo impiegato ben altri 45 minuti per arrivare al Lago delle
Buse e vista l’ora ci fermiamo per
prepararci il nostro solito pranzo.
Dopo una breve pausa ci
rimettiamo di nuovo in marcia e seguendo le indicazioni per il Passo Manghen,
sentiero 322A, procedendo in discesa, tranne l’ultimo strappo con tosta salita
ritorniamo al passo e alla macchina.
Un bellissimo trekking di più giorni; la nostra
prima volta in tenda di più giorni, che sicuramente non scorderemo mai.
Dislivello: mt 435 in
salita, mt 353 in discesa
Lunghezza del percorso:
Km 11
Tempo di percorrenza: 4
ore e 35 minuti
Dal Lago delle Buse
Basse alla Forcella Valsorda 40 minuti; dalla Forcella Valsorda a Forcella Montalon
1 ora e 40 minuti; dalla Forcella Montalon a Pian delle Fave 1 ora; da Pian
delle Fave al Lago delle Buse 45 minuti; dal Lago delle Buse al Passo Manghen
30 minuti;
Cartografia: Tabacco
1:25.000, Foglio Foglio 58, Valsugana – Tesino, Lagorai – Cima d’Asta
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