BIVACCO PALIA E RIFUGIO CASERA ERE
14 Maggio 2022
Montare al tramonto e
smontare all’alba, portando via dai posti solo che bellissimi ricordi,
ascoltando i suoni della natura e lasciando dietro di noi solo che i nostri
passi: un altro bellissimo weekend in mezzo alla natura ma questa volta con
notte in bivacco.
Siamo a San Gregorio
nelle Alpi (BL) un comune in provincia di Belluno che sorge in Valbelluna ai
piedi del monte Pizzocco.
Raggiunta in macchina la suddetta località
seguiamo dapprima le indicazioni per la località Roncoi, proseguendo poi una
stretta stradina asfaltata in salita fino ad arrivare alla località Roer (Mt
747).
Vicino alla partenza del sentiero non ci sono parcheggi per lasciare la
macchina, è presente solo un piccolo spiazzo dove ci stanno solo tre o quattro
macchine. Nonostante fossimo arrivati sotto mezzogiorno siamo riusciti a
trovare posto; forse per il tempo incerto ma non c’era nessuno.
Mangiamo un panino veloce e poi caricati gli
zaini in spalla ci incamminiamo dalla suddetta località Roer seguendo il sentiero
851, il quale entra subito nel bosco sviluppandosi fin da subito in salita.
Dopo aver percorso un
primo tratto, sbuchiamo su una strada asfaltata, la stessa che porta al Rifugio
Casera Ere e svoltando verso destra la percorriamo per un breve tratto fino a
riprendere il sentiero nel bosco. Poco dopo ci troveremo nuovamente ad
incrociare la forestale che porta alla Casera, punto dove si trova anche una
sbarra ed un grande parcheggio per le macchine per chi vuole arrivare al
Rifugio Casera Ere guadagnando un po’ di strada; oltre quella sbarra comunque
si può procedere solo a piedi.
Questa volta la strada
la attraversiamo per poi proseguire dritti, continuando da adesso in poi sempre
in mezzo al bosco trovandoci ad affrontare una vera e tostissima salita. Ad un
certo punto, presa un po’ di quota si comincia ad ammirare anche il panorama
sottostante, peccato solo che aveva iniziato a piovere e da come si era messa
sembrava proprio non voler smettere.
Sorpassato il punto dal quale si poteva ammirare il panorama troviamo un
tratto con corda, messo non per la pericolosità del sentiero, ma per aiutare la
salita visto il fondo parecchio scivoloso. Continuiamo incessantemente la
nostra salita, fino ad arrivare a quota mt 1488 circa dove troviamo un bivio,
dal quale tralasciamo le indicazioni per la Forcella Intrigos e teniamo la
sinistra continuando verso il Bivacco Palia. Da adesso la pendenza si attenua
notevolmente ma andiamo avanti comunque faticosamente, ormai la stanchezza si
faceva sentire, tutto poi reso ancora più difficoltoso e scivoloso dalla
pioggia.
Arriviamo così al Bivacco Palia (mt 1577), posto
ai piedi della parete della cima del Monte Pizzocco (mt 2186), veramente bello,
in muratura con quei balconi rossi che facevano molto casetta delle fiabe e con
spazio al coperto fuori per fare legna e poter accedere il camino, mentre
dentro si può trovare una tavola con panche e letti a castello.
Ne approfittiamo subito per cambiarci e metterci
qualcosa di asciutto, mentre fuori ancora non smette di piovere.
Prepariamo la legna, con fatica riusciamo a tenere il fuoco accesso e a cucinare la cena in quanto la legna nonostante fosse al coperto era comunque bagnata; intanto il tempo migliora e quando si fa buio, con tutte le lucette dell’abitato che cominciano a farsi vedere, diventa veramente una favola.
Il giorno dopo ci alziamo non solo con un sole
bellissimo che ci fa godere appieno del panorama circostante, ma con un effetto
veramente magnifico in quanto eravamo letteralmente sopra le nuvole, c’era una distesa
poco più sotto che creava un’atmosfera veramente strana.
Chiudiamo tutto e senza
tornare per la stessa strada ci incamminiamo verso il Rifugio Casera Ere. Tenendoci
il bivacco alle spalle procediamo verso destra dove una piccola salita ci
porterà ad un bivio, dal quale, nostro malgrado in quanto con quegli zaini non
ce l’avremo mai fatta, tralasciamo le indicazioni per la cima del Monte
Pizzocco e prendiamo il sentiero 853, per Casera Ere.
Procediamo in decisa discesa, dove proseguiamo
ad ampi zigzag intravedendo dall’alto già la nostra meta, fino a trovare una
scalinata in legno costruita nell’anno 2020 in ricordo dei campi estivi vissuti
alle Ere con i ragazzi di San Gregorio nel periodo che va dal 1980 al 2014.
Terminata la quale
dobbiamo di nuovo salire, anche se non per molto, fino ad arrivare al Rifugio
Casera Ere (mt 1297).
È aperto, quindi ci
fermiamo molto volentieri per fare una seconda colazione; l’accoglienza è
veramente calorosa e nell’aria un delizioso profumino di torte appena sfornate.
Non ci pensiamo due
volte e ce ne facciamo portare qualche fetta, erano veramente una bontà. Molto
verde intorno, spazi per stendersi al sole, e per far giocare i bambini visto
la presenza di un piccolo parco giochi.
Prima di lasciare il
posto non ci siamo fatti scappare la bellissima terrazza panoramica appena
sopra il rifugio. Spostandosi leggermente nel lato si vede un sentiero che
sale, pochi metri e si può ammirare veramente uno splendido panorama.
Seguendo sempre il sentiero 853, camminando adesso
su una larga e comoda strada forestale, sempre in continua e dolce discesa
ritorniamo ad incrociare il bivio dove si trova la sbarra con il parcheggio per
le macchine.
Da lì al posto di
seguire la strada forestale, svoltando decisamente a destra, ripercorriamo il
tratto di sentiero fatto all’andata fino ad arrivare in località Roer e quindi
alla macchina.
Un bel giro ad anello, se fatto in due giorni
non molto faticoso ma soprattutto un’esperienza bellissima da vivere con i
bambini.
Info utili: per chi
volesse dormire al Bivacco Palia, all’interno si possono trovare quattro posti
letto, sono due letti a castello senza materassi; mentre per quanto riguarda
l’acqua si può trovare o all’inizio del sentiero dove si parcheggia la macchina
oppure direttamente al bivacco dove all’esterno è presente un bidone per il
recupero dell’acqua piovana.
Dislivello: mt 850
Lunghezza del percorso:
Km 10,450 tutto il giro
Tempo di percorrenza: 3
ore e 30 minuti per arrivare al Bivacco Palia, 1 ora e 15 minuti per arrivare
al Rifugio Casera Ere, 1 ora per tornare alla macchina
Cartografia: Tabacco
1:25.000, Foglio 23, Alpi Feltrine – Le Vette - Cimonega
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