CASERA DEL PIAN E LAGO DEL VACH
28 Febbraio 2021
La creatività dell’acqua ed il rigore della roccia: ed ecco la cascata.”
(F. Caramagna)
Avete mai visto una cascata ghiacciata?
Quella che siamo andati a vedere lo era ormai
in parte, visto l’arrivo della bella stagione e le temperature che si stanno
alzando, ma ha sempre e comunque il suo fascino.
Ci troviamo in Val di Zoldo; da Forno di Zoldo,
seguiamo in macchina le indicazioni per Pralongo ed una volta raggiunta la
frazione, poco dopo la chiesa di Sant’Andrea, troviamo
un parcheggio (mt 985), dove è consigliabile lasciare la macchina in caso la
stradina che porta fino alla Casera dal Pian non sia praticabile.
Noi essendo stati ormai quasi al termine della
stagione invernale, siamo riusciti a proseguire trovando solo qualche tratto un
pò ghiacciato ed a lasciare la macchina, lungo la stradina, proprio poco prima
della Casera del Pian (mt 1162).
A piedi raggiungiamo la Casera, di solito
aperta tutto l’anno, ma che, almeno per l’inverno, causa il protrarsi di questo periodo di
Covid, la troviamo chiusa.
Il sentiero 524, che si percorre di solito in
estate, non era praticabile, quindi tenendoci la Casera di fronte, ci avviamo
verso destra superando un ponticello di legno dove sotto scorre il torrente
Malisia.
Inizia da qui una lunga e costante salita,
guidata comunque da una buona segnaletica distribuita sugli alberi, fino a
trovare le prime indicazioni per il Lago del Vach.
Si cammina sempre in mezzo al bosco, e quasi
sempre all’ombra, tranne un tratto dove la vegetazione si dirada lasciando
spazio ad una vista veramente magnifica, e riuscendo a vedere, alle nostre
spalle anche il Pelmo.
Procedendo nell’itinerario arriviamo al Lago
del Vach, sito in Val Barance alla base del Gruppo Tamer – San Sebastiano.
Quello che d’estate è un bellissimo specchio d’acqua, adesso invece è
ghiaggiato e totalmente ricoperto di neve; si riesce comunque ad intravedere da
qualche chiazza dove la neve si è già sciolta.
Questo laghetto si trova oltretutto ai piedi di
una bella cascata, infatti, da qui, girando lo sguardo verso destra la possiamo
già intravedere.
Un breve sentiero ci porta alla base della
cascata, ma non ci fermiamo li: facendo ancora un pochino di fatica, visto
l’ultimo tratto ben in salita, ci avviciniamo potendo ammirare così, da molto
vicino, l’imponente cascata ghiacciata.
Noi l’abbiamo tenuta come escursione di una
mezza giornata, ma per chi volesse allungarla c’è la possibilità, lasciando
però la macchina al parcheggio in località Pralongo, di fare un giro ad anello.
Dal Lago al Vach, al posto di tornare dallo stesso sentiero di andata, si
prende il sentiero 538, il quale porta prima in località Colcerver e subito
dopo di nuovo alla macchina.
Noi invece, avendo lasciato la macchina quasi
alla Casera dal Pian, rientriamo per la via dell’andata.
Nonostante il sentiero ben battuto, consigliamo
l’uso dei ramponcini, in quanto, visto che bisogna percorrere un sentiero in
salita e visto la presenza di tratti ghiacciati, dovuti dalla neve molto
compatta, si rischia di scivolare.
Dislivello: mt 240
Lunghezza del percorso: Km 3 solo andata
Tempo di percorrenza: 45 minuti per arrivare al lago; se la macchina viene lasciata al parcheggio bisogna calcolare altri 30 minuti per arrivare alla Casera del Pian
Cartografia: Tabacco 1:25.000, Foglio 25, Dolomiti di Zoldo, Cadorine e Agordine
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