CIMA MANDRIOLO
22 Settembre 2024
Un bellissima
escursione da fare ad Asiago è la salita a Cima Mandriolo (o Manderiolo), punto
super panoramico dell’Altopiano di Asiago, al quale ci siamo arrivati partendo
dal Rifugio Larici Val Formica.
In macchina una volta arrivati
ad Asiago bisogna procedere seguendo le indicazioni per Trento – Camporovere. Lasciata
il centro di quest’ultima, dopo alcuni chilometri lungo la strada provinciale
si svolta a destra verso Larici – Val Formica fino ad arrivare al Rifugio
Larici. In prossimità del rifugio si trova un ampio parcheggio a disposizione dove poter lasciare l'auto. Se non dovesse esserci posto è possibile lasciarla anche a bordo strada.
Si inizia imboccando il
sentiero che parte proprio di fronte al rifugio seguendo inizialmente le indicazioni per Bocchetta
Larici.
Seguendo una evidente traccia, comunque ben
segnalata da vari segnavia, si sale ripidamente il verde pendio fino ad
arrivare a Bocchetta Laraci (mt 1876) dove si trova un bivio dal quale bisogna
tenere la sinistra seguendo adesso le indicazioni per Porta Manazzo, sentiero
209.
Proseguendo con leggeri saliscendi, si avanza
tra tratti nel bosco e spazi aperti. Un ultimo tratto in continua discesa fa
sbucare in località Porta Manazzo (mt 1795) da dove si riesce a vedere poco più
in basso Malga Porta Manazzo. Si troverà anche un altro bivio. Chiare indicazioni faranno continuare dritto verso Cima Mandriolo.
Si ricomincia così a salire, inoltrandosi dopo
poco nel bosco. La salita torna ad essere di nuovo bella ripida, e si guadagnerà quota molto velocemente. Superato questo tratto si prosegue con
leggeri saliscendi dove bisogna prestare particolare attenzione in quanto, si camminerà proprio in cresta e sulla destra c’è un bello strapiombo. Superato questo
tratto si torna nuovamente a camminare tra spazi aperti e verdi pendii.
Raggiunta la base di
Cima Mandriolo non resta che affrontare l’ultimo strappo in salita per arrivare alla croce
di vetta (mt 2049).
Quando siamo stati noi il tempo purtroppo non
era un granchè. Peccato, perché da lassù il panorama è veramente strepitoso:
con il Monte Verena, Cima Vezzena, i sottostanti laghi di Levico e Caldonazzo,
lungo la Valsugana e molte altre cime.
Per il ritorno si ripercorre solo per un breve
tratto il sentiero di andata per poi prendere una evidente traccia che si
stacca sulla destra. Non ci sono indicazioni ma, come dicevo, è ben visibile e
scende per un verde pendio fino ad arrivare ad incrociare la forestale che
porta a Malga Manazzo.
All’incrocio con la
strada si tiene la sinistra e proseguendo leggermente in discesa si arriva ad
un bivio dal quale verso destra si proseguirebbe per Malga Campo Mandriolo
invece bisogna tenere nuovamente la sinistra verso Malga Porta Manazzo.
Arrivati in prossimità della malga la si oltrepassa tenendola sulla
destra, e si prosegue sulla forestale fino ad arrivare al Rifugio Val Formica
(mt 1653).
Tenendo anche questo
sulla destra si continua ad avanzare arrivando poco dopo al Rifugio Larici e
alla macchina.
Un bellissimo giro ad anello, dove si alternano
salite ripide a tratti in falsopiano. Un po’ lunghetto in quanto, ad un certo
punto, sembra di non arrivare mai, ma molto appagante.
Dislivello: mt 522
Lunghezza del percorso:
km 8,9 tutto il giro
Tempo di percorrenza:
40 minuti per Bocchetta Larici, 40 minuti per Porta Manazzo, 1 ora per Cima
Mandriolo, 1 ora per il rientro
Cartografia: Tabacco
1:25.000, Foglio 50, Altopiano dei Sette Comuni Asiago - Ortigara
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