DOLOMITI BRENTA TREK - MINI
GIORNO 2 - I PANORAMI CAMBIANO
Eravamo a Malga
Flavona, dove abbiamo dormito divinamente, su dei letti con materassi e dove ci
siamo svegliati con un’altra bellissima giornata.
Facciamo colazione, laviamo tazze e pentolino con l’acqua calda, il che non ci sembrava vero, risistemiamo le poche cose che avevamo tirato fuori e con i nostri soliti zaini in spalla ci rimettiamo in marcia; la prima meta della giornata sarà il Passo Grostè con il Rifugio Stoppani.
Sarei rimasta per ore e giorni ad ammirare quel posto, circondato da uno
scenario bellissimo con le Dolomiti del Brenta, mentre nella radura correvano
liberi dei cavalli, ed ogni tanto anche qualche asinello timidamente si faceva
vedere, ma dovevamo andare.Facciamo colazione, laviamo tazze e pentolino con l’acqua calda, il che non ci sembrava vero, risistemiamo le poche cose che avevamo tirato fuori e con i nostri soliti zaini in spalla ci rimettiamo in marcia; la prima meta della giornata sarà il Passo Grostè con il Rifugio Stoppani.
Salutiamo la pastora
del posto, che oltretutto molto gentilmente ci aveva lavato l’abbigliamento
usato durante il giorno prima in lavatrice e partiamo.
Prendiamo il sentiero 371 che parte subito dietro la malga, seguendo
inizialmente le indicazioni per il Passo della Gaiarda e come ogni inizio
giornata partiamo subito in decisa salita fino ad arrivare ad un bivio dal
quale seguiamo il sentiero 371B per il Passo Grostè. Proseguiamo attraversando
due bellissimi pianori, intervallati da un breve tratto in salita, situati
nella piana di Campo della Flavona, dove il sentiero era segnato da dei paletti
di legno con in cima il segnavia bianco e rosso, mentre tutto attorno il
paesaggio stava cambiando regalando un panorama veramente incredibile. Infatti una volta rimontato l’ultimo possente
gradone dal quale si sbuca sul pianeggiante Campo Flavona si rimane ammaliati
dal Turrion Basso (mt 2384), un rilievo isolato, la cui sagoma svetta proprio
al centro della piana.
Dopo poco iniziamo un tratto in discesa che
percorriamo senza fatica, al termine del quale incrociamo il sentiero 314, che
prendiamo dirigendoci verso il Passo del Grostè; dà questo punto però la pacchia
sarebbe finita.
Iniziamo così una continua e incessante salita,
arrivando ad un bivio, che incroceremo anche al ritorno trovandosi giusto nel
mezzo del sentiero che porta da una parte al Passo del Grostè mentre dall’altra
va verso il Passo della Gaiarda, e dal quale teniamo almeno per adesso la
destra dirigendoci verso il Passo Grostè. Procediamo ancora in salita percorrendo
sempre un classico sentiero di montagna ai piedi delle Crosette (mt 2409) dove
il paesaggio ormai è totalmente cambiato, la roccia aveva preso il sopravvento
sulla vegetazione. Quando sembrava di non arrivare mai, ecco comparire il Passo
Grostè (mt 2442), tutto attorno un paesaggio lunare dove camminiamo ancora per
pochi minuti fino ad arrivare al Rifugio Stoppani (mt 2438) che si trova
proprio sul passo.
Al rifugio ci concediamo una rigenerante pausa
pranzo, prevista dalla nostra tabella di marcia; una sosta che ci siamo
concessi però più lunga del previsto, infatti solo verso le due e mezza ci
rimettiamo in cammino.
Torniamo al passo e da lì ripercorrendo a
ritroso una parte dello stesso sentiero torniamo al bivio sopra citato, dal
quale questa volta proseguiamo nella direzione opposta verso il Passo della
Gaiarda.
Il sentiero in questa parte non presenta nessuna
difficoltà, procediamo tra saliscendi in mezzo ad uno scenario che sembrava da
western con un altro imponente sperone roccioso il Turrion Alto (mt 2443) che
sovrasta la verde prateria. In quel tratto c’era solo da perdere la vista
potendo ammirare in tutta la loro bellezza le Dolomiti del Brenta. Solo un
ultimo strappo in salita ci porta al Passo della Gaiarda (mt 2242).
Da qui, seguendo sempre il sentiero 301 e le
indicazioni per Malga Spora, iniziamo a scendere, quello che ci aspetta subito
è l’attraversamento di un lungo tratto di ghiaione per poi continuare su un
sentierino in mezzo a pini mughi, arrivando a percorrere un ultimo tratto, dal
quale si può già intravedere Malga Spora più in basso, in ripida discesa.
Sono le 17.30 e siamo
arrivati a Malga Spora (mt 1851), anche questa malga sorge in una piana in mezzo a
verdissimi prati a settentrione del Gruppo Altissimo Gallino e a sud della
Crosara del Fibion.
Il programma iniziale era di arrivare fino a
Malga Campa per la notte, invece visto l’ora tarda, decidiamo di fermarci lì;
arrivare dall’altra parte ci avrebbe richiesto molto tempo e non ce l’avremmo
fatta.
La malga adesso è in ristrutturazione, di solito
aperta nei mesi estivi centrali, ma è presente comunque un bivacco al piano
superiore dove potersi sistemare. In più all’esterno ci sono due bagni,
entrambi usufruibili, e due fontane con acqua.
Anche questa giornata è giunta quasi al termine;
mangiamo e ci mettiamo a letto presto. Il giorno dopo ci aspettava un’altra
lunga giornata.
Dislivello: mt 722
positivo; mt 692 negativo;
Tempo di percorrenza: 5
ore e 45 minuti di cammino
da Malga Flavona al
Passo del Grostè e Rifugio Stoppani 3 ore e 20 minuti; dal passo del Grostè al
Passo della Gaiarda 1 ora e 40 minuti; dal passo della Gaiarda a Malga Spora 45
minuti;
Lunghezza del percorso:
km 11,380
Cartografia: Tabacco
1:25.000, Foglio 53, Dolomiti di Brenta
______________________ SEGUICI SUI SOCIAL ____________________________
LASCIA UN COMMENTO
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Non sono presenti ancora recensioni.
Questo sito usa il controllo anti-spam Captcha.
ARTICOLI CORRELATI