Ferrata Innerkofler e Gallerie del Paterno un percorso che regala scorci paesaggistici straordinaria mescolati con i resti della Grande Guerra | Dolomitiebambini - Dolomiti & Bambini

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FERRATA INNERKOFLER E GALLERIE DEL PATERNO
Quando decidiamo di percorrere certi sentieri le cose che valutiamo sono veramente tante e questo perché, in tutto quello che facciamo, ci sono i nostri bambini.  
Essendo lo scopo del nostro blog di proporvi appunto vari tipi di escursioni per bambini di qualsiasi età.
Anno dopo anno, man mano che crescono riusciamo ad affrontare sempre qualcosa di più importante e quest’anno dopo tanto tempo che era nei nostri pensieri siamo riusciti a fare la via ferrata Innerkofler.
Non poteva capitarmi sottomano frase più giusta di questa per iniziare la descrizione di questa nostra avventura:
“Per raggiungere gli obiettivi non bisogna fare grandi salti, ma piccoli passi” (cit).
E noi proprio a piccoli passi, abbiamo raggiunto anche per quest’anno un grande obiettivo.
Allora allacciate il casco, torcia in fronte e venite con noi………
La Ferrata De Luca Innerkofler è una via attrezzata che raggiunge la cima del Monte Paterno (mt 2746), percorrendo le gallerie della grande guerra, nelle Dolomiti di Sesto del Parco Naturale delle Tre Cime.
ACCESSO:
Da Misurina si sale in auto, percorrendo la strada panoramica a pedaggio (euro 30 le auto per salire), fino al Rifugio Auronzo, nostro punto di partenza.
Per chi non vuole salire in macchina il rifugio è raggiungibile anche con i mezzi pubblici o a piedi, ma considerando l’impegnativa giornata che ci aspettava con i nostri bimbi abbiamo scelto l’avvicinamento più facile.
Misurina è raggiungibile da Cortina d’Ampezzo facendo il Passo Tre Croci, da Auronzo oppure da Dobbiaco dalla parte della Val Pusteria.
Essendo una zona molto frequentata, bisogna partire molto presto per riuscire a salire e trovare parcheggio. Noi siamo arrivati che non erano ancora le 8 di mattina e c’era già un sacco di gente.
AVVICINAMENTO:
La maggior parte delle persone fa questo sentiero partendo dal Rifugio Locatelli, per affrontare i tratti attrezzati più impegnativi in salita piuttosto che in discesa.
Noi invece, sempre per il fatto che abbiamo dei bambini decidiamo di partire subito dalla Forcella Lavaredo, quindi percorrendolo nell’altro senso, in modo da essere per pranzo al Rifugio Locatelli.
Prendiamo tutta la nostra attrezzatura e dal Rifugio Auronzo (mt 2320), seguendo il sentiero 101, ci dirigiamo verso il Rifugio Lavaredo (mt 2344).
Il sentiero per arrivarci è una strada sterrata molto comoda, praticamente pianeggiante, sotto le pareti sud delle Tre Cime, che non comporta nessuna difficoltà. Passata una chiesetta che si trova lungo il percorso, si possono vedere le Tre Cime di Lavaredo da un’angolazione diversa rispetto a quella del versante nord e davanti a noi con lo sguardo possiamo già abbracciare la Croda Passaporto ed il Monte Paterno.
Qui facciamo una piccola pausa per caffè e mangiare qualcosa.
La giornata è bellissima, nonostante la pioggia dei giorni precedenti, l’aria non è freddissima e il sole riesce già a scaldarci.
Dal Rifugio Lavaredo continuiamo sul sentiero 101, sempre su strada sterrata, ed in poco tempo siamo alla Forcella Lavaredo (mt 2454).
Non troviamo dei cartelli precisi, perché quello che indica la Ferrata Innerkofler porta prima verso il Rifugio Locatelli, ma c’è un’altra cosa che ci farà pensare che dobbiamo andare da quella parte. Una miriade di omini, grandi, piccoli, di tutte le dimensioni sono posti verso la nostra destra come a creare una grande entrata.
Prendiamo quindi la destra e cominciamo a salire un crinale detritico che ci porta all’ingresso della prima galleria.
E’ il momento di prepararci con tutta l’attrezzatura da ferrata. Quindi casco, imbrago e ci servirà anche la torcia perché soprattutto l’ultima galleria sarà molto lunga e  molto buia.
FERRATA:
Entriamo nella galleria, alcuni punti sono veramente bassissimi, quasi dobbiamo metterci in ginocchio per passare, fino ad arrivare all’ultima uscita e solo una volta arrivati in prossimità di questa ci si rende conto di cosa ci aspetta. Praticamente di fronte a noi il vuoto.
E’ proprio da queste gallerie che si trova una delle tante finestre che danno sull’esterno, dalla quale si può ammirare da un’angolazione veramente spettacolare le Tre Cime di Lavaredo. Finestra, o meglio punto panoramico, che, dubito qualcuno non posso  aver già visto magari in una delle tante fotografie che vengono pubblicate in internet.
Procediamo verso destra, su sentiero stretto e molto esposto. Dopo poco però  troviamo già i primi cavi. Procediamo così su continui tratti di cengia anche esposti, sempre in modo trasversale, trovando ancora qualche breve galleria fino ad arrivare alla Forcella Passaporto (mt 2379).
A questo punto passiamo dall’altro versante della montagna e continuiamo sempre su sentiero in cengia. Ad un certo punto troviamo un bivio, dove teniamo la destra e procediamo in discesa fino a trovare una passerella di legno. Il simbolo che si trova e che indica che il sentiero che stiamo percorrendo è giusto è un triangolino rosso sulla roccia.
Finita la discesa, comincia una tosta ed irta salita su roccette, dove bisognerà stare molto attenti a questi triangolini rossi, e che ci porterà in cima alla Forcella del Camoscio (mt 2650).
A questo punto ci troviamo davanti ad un crocevia di sentieri con più opzioni per proseguire. Troviamo il bivio che porta all’attacco della ferrata per la salita (facoltativa) alla Cima del Monte Paterno, un bivio che porta al Rifugio Locatelli scendendo per la ferrata e per altre gallerie, ed un altro bivio che porta al Rifugio Pian di Cengia attraverso il sentiero attrezzato delle forcelle, che ci riserviamo sicuramente di fare un altro anno.
Noi prendiamo quello che porta al Rifugio Locatelli. Dalla forcella scendiamo tramite tratti attrezzati, la parete nord del Monte Paterno. Cominciamo scendendo da un canalino con fondo detritico stando sul lato destro. Il cavo scorre sullo spigolo tra il canalino all’interno della montagna e la parete esterna. Arriviamo così ad un balzo roccioso di una decina di metri ben gradonato, che noi scenderemo portandoci lentamente sulla parte esterna.
Troviamo poi un tratto di roccette non attrezzate seguite da una paretina verticale dove comunque si trovano buoni appigli. Scendiamo un breve tratto orizzontale fino ad un esposto spigolo, dove il tratto di ferrata finisce e troviamo l’imbocco della prima galleria.  
Questa galleria è lunga circa 300 mt, in continua e decisa discesa, con all’interno scalinate e presenza di cavo. Durante il percorso si possono ammirare degli scorci sui Laghi dei Piani a dir poco meravigliosi.
Usciamo su un ballatoio artificiale dal quale si può godere di un panorama mozzafiato con una vista sul  Rifugio Locatelli da cartolina e superato il quale entriamo nella seconda galleria.
Ancora in discesa e con la presenza di scalini, fino all’uscita della stessa.
Continuiamo su sentierino stretto con  davanti a noi il singolare pinnacolo a forma di salsiccia denominato Salsiccia di Francoforte (Frankfurter Wurstel), che ci fa come da guida. Ci passiamo affianco, lo oltrepassiamo fino ad arrivare così al Rifugio Locatelli (mt 2405).
Al rifugio ci fermiamo per pranzo e per una meritatissima pausa.
DISCESA
Dal Rifugio Locatelli, prendiamo il sentiero 101, all’inizio in discesa e poi in costante salita fino a tornare alla Forcella Lavaredo. Sentiero maggiormente frequentato per la comodità dello stesso e per la meravigliosa vista che regala sulle pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo.  Da qui si procede in discesa sullo stesso sentiero di andata, passando per il Rifugio Lavaredo e arrivando cosi al Rifugio Auronzo e alla macchina.
Considerazioni finali:
La ferrata Innerkofler è una ferrata di media difficoltà, ben arrampicabile, non presenta particolari difficoltà per quanto riguarda lo sforzo fisico e che regala scorci paesaggistici straordinaria mescolati con i resti della Grande Guerra.
Il percorso se si fa con i bambini, non è proprio banale, direi abbastanza impegnativo, in quanto, a meno che non siano già grandicelli, a volte bisogna aiutarli quando ad esempio la fune metallica è troppo alta per loro quindi non riescono a tenersi, oppure quando il salto è troppo grande per le loro gambe.
E’ necessaria la torcia per attraversare le gallerie che sono molto buie, e per quanto riguarda il tratto che porta alla Forcella Passaporto passo fermo e sicuro.
Dislivello totale: mt 500 circa
Tempo di avvicinamento: 45 minuti
Ferrata: 3 ore e 15 minuti tutto il percorso fino al Rifugio Locatelli (causa anche il grande afflusso di gente per cui in più tratti abbiamo dovuto aspettare chi saliva dalla parte opposta)
Lunghezza del percorso: km 12 circa tutto il giro
Cartografia: Tabacco 1:25.000, Foglio 10, Dolomiti di Sesto
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