LAGHI D'OLBE
25 Luglio 2021
Ci
troviamo a Sappada, una località che sorge a mt 1245 s.l.m.,
nell'estremità nord – orientale delle Dolomiti tra Cadore e Carnia
al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Circondata
da imponenti massicci dolomitici, con il Peralba che con i suoi mt
2694 è la quarta vetta delle Alpi Carniche e con altri, come ad
esempio, il Monte Lastroni, il Monte Siera, o il Monte Chiadenis (mt
2454).
In
macchina ci dirigiamo verso Cima Sappada, per poi seguire le
indicazioni per la Baita Rododendro.
Per
un pezzo si percorre la stessa strada che porta, alla fine, alle
Sorgenti del Piave.
Infatti
ad un certo punto troviamo anche il Rifugio Piani del Cristo (mt
1410), che oltrepassiamo e dopo poco arriviamo alla Baita Rododendro
(mt 1460) in Val di Seis e li vicino, nei vari spazi disponibili
lasciamo la macchina.
La
Val di Seis è la valle che, partendo da Cima Sappada, conduce alle
Sorgenti del Piave, ben km 8 di strada asfaltata che sono
transitabili in auto per raggiungere i vari punti di partenza delle
numerose escursioni che sono presenti in zona.
Prendiamo
il sentiero 138, riportante le indicazioni Laghi d'Olbe, come
tempistica segna 2 ore e 20 minuti ma non è proprio veritiero, per
arrivarci alla fine basteranno solo 2 ore.
Procediamo
su una strada sterrata in mezzo al bosco, per fortuna comunque non
c'è il sole perchè la salita è veramente irta e sempre costante.
Il sentiero è impegnativo per via della pendenza, ma sempre largo e
sicuro.
Solo
poco prima di incrociare il sentiero 140, che arriva dal Rifugio
2000, il quale a sua volta si può raggiungere in seggiovia, la
pendenza della salita comincia a farsi più dolce.
Nel
frattempo si cominciano a sentire anche i campanacci delle mucche,
per noi è come un segnale che ci dice che la meta è vicina.
Sempre
dal bivio con il sentiero 140, poco dopo arriviamo a Casera d'Olbe.
La si aggira e poi lasciandosela alle spalle si procede ancora fino
ad intravedere da lontano una piccola cappella.
Indizio
che ormai i Laghi d'Olbe (mt 2164), suggestivi specchi d'acqua
alpini, incastonati tra le Dolomiti Sappadine, sono vicini.
Infatti,
una volta raggiunta la cappella dalla quale si ha una vista
panoramica notevole, si può vedere anche il lago maggiore, quindi si
è praticamente arrivati.
Peccato
solo per il tempo, con quelle nuvole basse, che, a parte non farci
vedere molto, creava anche una strana atmosfera.
Nei
pressi dei laghi non c'è un rifugio, ma sicuramente tanto spazio
verde per stendere una coperta e fare pic-nic, per cui bisogna
portarsi un pranzo al sacco ed acqua.
Un
sentierino poi permette di poter fare il giro di tutti i laghi,
racchiusi tra le possenti pareti del Monte Lastroni (mt 2449) e della
Cresta del Ferro.
Nonostante
l'escursione non sia delle più banali come impegno fisico, una volta
arrivati saprà ripagarvi con un panorama incantevole. Troverete una
combinazione perfetta di colori con l'azzurro dell'acqua, il verde
dei pendii erbosi, il grigio delle rocce e la moltitudine di colori
dei fiori di montagna.
Non
dimenticate di fare attenzione alle sentinelle della valle, le
marmotte, che vi osservano incuriosite mentre passeggiate tra i prati
ed i sentieri.
L'escursione,
per chi vuole, può essere abbreviata prendendo da Sappada la
seggiovia "Sappada 2000" che porta fino al Rifugio 2000.
Da
lì in poco meno di un'ora e con soli 200 mt di dislivello si arriva
ai laghi.
La
nostra escursione invece richiede un buon allenamento, soprattutto se
ci sono bambini, per via della pendenza del sentiero e del dislivello
importante.
Dislivello:
mt 700
Tempo
di percorrenza: 2 ore
Lunghezza
del percorso: Km 4,4 solo andata
Cartografia:
Tabacco 1:25.000, Foglio 01, Sappada, S. Stefano, Forni Avoltri
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