MALGA CAMPO
1 Novembre 2020
Abbiamo iniziato così il primo fine settimana di Novembre 2020, con una bellissima escursione sull’Alpe Cimbra in Trentino. Le giornate erano ancora calde, la luce del giorno non era più la stessa perché le giornate si erano accorciate, ed il tutto sapeva di magico e particolare.
L’autunno correva per i prati seminandoli d’oro, i boschi invece, questa stagione, si divertivano a colorarla con le fantasie più ardite, come nemmeno il più visionario tra i pittori avrebbe potuto immaginare.
L’Alpe Cimbra è un territorio che si trova nel Trentino sud-orientale e che comprende i comuni di Folgaria, Lavarone e Luserna.
Noi siamo partiti da Luserna, meglio nota come Lusern. Dei tre paesi che si trovano in Alpe Cimbra, Luserna è l’unico villaggio in cui ancora oggi si parla il cimbro.
Una volta arrivati si può parcheggiare la macchina o nella piazzetta del paese, oppure vicino la chiesa. Noi l’abbiamo lasciata vicino alla chiesa raggiungendo a piedi la piazza del paese, punto di partenza e dove si trovano già le prime indicazioni.
La nostra meta era Malga Campo, per arrivarci ci sono due possibilità e noi le abbiamo fatte entrambe.
Si trovano solo indicazioni per Malga Campo e Sentiero dell’Immaginario con tempistica di 2 ore, ma non è così. Nel senso che si può andare direttamente alla malga senza percorrere il sentiero dell’immaginario e quindi impiegando molto ma molto meno tempo.
In entrambi i casi il primo tratto è uguale, fino all’altezza di un bivio.
Si inizia su strada asfaltata, passando in mezzo all’abitato. Ad un certo punto la strada comincia ad essere in leggera salita.
Procedendo in quella direzione superiamo l’Agriturismo Galeno,
lasciandocelo sulla destra, fino ad arrivare ad un bivio, dove, dritti si va
direttamente alla malga mentre verso destra si percorre il Sentiero
dell’Immaginario, il quale con un giro più lungo porta sempre alla Malga Campo.
Tenetevi bene a mente questo bivio perché poi ci ritorneremo per la seconda escursione del pomeriggio.
Essendo arrivati sul posto in tarda mattinata, ovviamente la nostra prima scelta è ricaduta sul percorso più breve. Quindi dal bivio, procediamo adesso su una comoda strada forestale, in continua leggera salita, per niente faticosa o impegnativa, ed in poco tempo arriviamo alla Malga Campo (mt 1452).
La Malga si trova in mezzo ad una vasta distesa prativa, circondata da maestosi boschi, un posto dove rilassarsi e adatto alle famiglie con bambini, sia per la semplicità dell’escursione sia perché non trovandosi ad una altitudine eccessiva è adatta veramente in qualsiasi stagione. Noi abbiamo scelto quella autunnale che ha saputo regalarci dei magnifici paesaggi con magnifici colori.
Fattibile anche con il passeggino, se si decide di arrivare alla Malga seguendo la strada forestale, se invece volete percorrere il Sentiero dell’Immaginario ci vuole lo zaino porta bimbo.
Qui ci fermiamo per un gustosissimo pranzo, con i tipici piatti della malga.
Ci alziamo da tavola, anche un po’ controvoglia, perché si stava veramente bene, tra l’accoglienza del personale, e il tepore delle stufe a legna accese, ma è ora di ripartire per la nostra seconda escursione.
In brevissimo tempo ritorniamo all’altezza del bivio che vi dicevo prima e da lì ripartiamo.
Questa volta seguiamo il Sentiero dell’Immaginario. Questo sentiero rappresenta un piacevole viaggio alla scoperta dei racconti e delle leggende Cimbre.
Grazie ad opere di artisti locali e pannelli illustrativi dislocati lungo il percorso, abbiamo potuto conoscere ed apprezzare i personaggi che la fantasia e l’antica tradizione popolare hanno tramandato nel tempo.
Ci troviamo sui prati pianeggianti della Rendola ed un piccolo cancello davanti a noi, ci indica l’inizio del sentiero.
Proseguiamo in piano fino a trovare prima una leggera discesa e subito dopo una leggera salita, per poi continuare in falsopiano addentrandoci sempre più nel bosco e cominciando a trovare le varie postazioni con i pannelli illustrativi e sculture in legno, delle quali però ve ne parlerò alla fine.
E guai a perdersene una…. Ai bambini piaceva proprio tanto e volevano che ad ogni tabella gli leggessi io la storia in modo che loro potessero ascoltare attentamente. E poi passavamo il tempo fino alla tappa successiva a parlare e raccontarci di quello che avevamo letto in precedenza.
In questo tratto, quasi pianeggiante, si può godere della luce del sole che filtra tra i rami, di secolari alberi di latifoglie creando un’atmosfera suggestiva.
Ad un certo punto la salita comincia ad accentuarsi, senza mai essere impegnativa. Ci troviamo così ad un bivio, dal quale, seguendo le indicazioni, svoltiamo tutto a sinistra, continuando a salire ed inoltrandoci adesso in un bosco di abeti.
Continuiamo il nostro cammino fino ad incontrare la radura del Laghetto del Campo e dove è sita un’altra postazione con relativa scultura in legno.
Lo specchio d’acqua oggi si presenta parzialmente interrato e completamente ricoperto da vegetazione, ma nonostante questo si riesce ad intravedere.
Passato il laghetto, continuiamo seguendo le indicazioni “Sentiero dell’Immaginario”, il quale adesso ci riporta alla Malga Campo. Questa volta non ci fermiamo per un’altra sosta ma proseguiamo in piano oltrepassando l’ampio pascolo verde.
Ad un certo punto comincia la discesa, le indicazioni devo dire che in questo tratto non sono molto chiare, anzi direi quasi inesistenti, ma orientandoci un attimo e cercando di seguire la traccia del sentiero, facciamo ritorno a Luserna, arrivando direttamente nella piazza del paese.
Durante il sentiero, come vi dicevo prima, ci sono un sacco di pannelli illustrativi con affianco delle sculture di legno, che raccontano le varie leggende legate a quel posto.
C’è la leggenda della cicogna e la levatrice di bambini, quella della bambina e della nonna malvagia, quella dell’uomo e il lupo, quella del drago “Basilisco”, quella del giovane e l’orso, e molte altre.
Vi lascio, raccontandovene una, nella speranza che catturi il vostro interesse e vi venga voglia di programmare una giornata in questo magnifico posto.
La storia di TUSELE MARUSELE
Un tempo viveva una piccola orfana di nome Tusele Marusele, che campava di elemosina.
Un giorno si addentrò nel bosco e arrivò alla casa della Cara Nonna, una donna malvagia e selvaggia. Entrò e chiese qualche cosa da mangiare, ma la Cara Nonna approfittò per rinchiuderla in casa. A un certo punto Tusele Marusele si stufò di trovarsi imprigionata e cominciò a chiamare:
“Cara Nonna, aprimi: devo fare un bisognino!”.
La Cara Nonna cedette solo dopo parecchie insistenze, legò la bambina ad una fune e la calò fuori da una finestrella. Tusele Marusele, approfittando della situazione, riuscì a liberarsi e, dopo aver appeso un pezzo di legno al suo posto, si dileguò.
La Cara Nonna, accortasi dell’inganno, si adirò e cominciò a cercare la bambina in un grande prato, dove il fieno era raccolto in mucchi. Ella rovesciò tutti i covoni, tranne il più piccolo sotto al quale si era nascosta Tusele Marusele.
Quando la Cara Nonna rientrò in casa, la bambina spuntò da sotto al mucchio di fieno e correndo raggiunse il fiume. Qui si nascose sotto l’ampia veste di una delle lavandaie che si trovavano lì. La Cara Nonna, che nel frattempo aveva raggiunto il fiume, chiese notizie della piccola Tusele Marusele. Le lavandaie risposero che la bambina aveva oltrepassato il fiume con un gran balzo. Allora anche la Cara Nonna provò a saltare, ma cadde in mezzo al fiume ed annegò.
Così Tusele Marusele uscì da sotto le gonne della lavandaia e canterellando disse: “Cara Nonna, tu volevi divorarmi e invece sei andata a bere: bevi, bevi pure fino a riempirti la pancia!”.
Tusele Marusele, se ai nostri giorni non è già morta, vive ancora.
PRIMO PERCORSO
Dislivello: mt 116
Tempo di percorrenza: 30 minuti
Lunghezza del percorso: km 1,6 solo andata
SI a passeggino
SECONDO PERCORSO
Dislivello: mt 180
Tempo di percorrenza: 1 ora e 50 minuti per arrivare alla Malga Campo, leggendo con calma tutte le storie; altri 30 minuti per arrivare alla piazza di Luserna;
Lunghezza del percorso: km 6,6 circa tutto il giro
NO con passeggino, SI zaino portabimbo
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