Monte Cengio e Forte Corbin con i bambini lungo le gallerie della prima guerra mondiale | Dolomitiebambini - Dolomiti & Bambini

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MONTE CENGIO E FORTE CORBIN
22 Ottobre 2023
Un’escursione molto bella da fare sull’Altopiano dei Sette Comuni, camminando lungo le gallerie della prima guerra mondiale è quella che porta al Monte Cengio.
Incastonato tra le maestose Alpi Venete, il Monte Cengio è molto di più di una cima montuosa: è un palcoscenico naturale che racconta storie di epiche battaglie e una bellezza selvaggia che affascina ogni escursionista. Con i suoi pendii ripidi e le fitte foreste, il monte si erge come un guardiano silenzioso della Val d’Astico, invitando ad esplorare i suoi sentieri ricchi di storia.
La montagna è stata teatro di una importantissima battaglia durante la prima guerra mondiale, che coinvolse soprattutto i reparti dei Granatieri di Sardegna, ai quali è stata intitolata un’ardita mulattiera di arroccamento a precipizio sulla pianura sottostante.
La funzione di questa mulattiera di arroccamento, chiamata anche “granatiera”, era quella di consentire l’accesso alla zona sommitale attraverso una via protetta dai tiri dell’artiglieria austriaca (situata a nord).
Può essere una camminata facile e adatta a tutti se si raggiunge solo la cima e poi si torna indietro, leggermente più difficile, solo per via della lunghezza, se là si abbina con la visita al Forte Corbin, come abbiamo fatto noi.

Punto di partenza di questa escursione è il Piazzale Principe di Piemonte (mt 1286) a Cogollo del Cengio, dove si trova un ampio parcheggio a disposizione per poter lasciare la macchina.
Da qui, si imbocca il sentiero 651, e percorrendo un sentiero in mezzo al bosco che parte subito in leggera salita, dopo poco si arriva alla prima galleria: la Galleria Cannoniera, lunga mt 74 con quattro postazioni per i cannoni. Si può visitare con l’uso di una torcia in quanto è molto buia ma non avendo via d’uscita poi bisognerà tornare indietro.
Subito dopo si trova un’altra galleria “La Granatiera” a ricordo della Brigata Granatieri di Sardegna, che purtroppo non riusciamo a percorrere per intero, in quanto quando siamo stati noi era piena d’acqua, così abbiamo dovuto continuare il giro seguendo il sistema di trincee e camminamenti, sito poco sopra. Chiare indicazioni indicano dove andare, fino a riuscire a riprendere la galleria.
Terminato anche questo tratto ed usciti di nuovo alla luce del sole, parte il tratto di strada a strapiombo sulla Val d’Astico. Il sentiero è largo e protetto da cavi metallici, ma comunque meglio non soffrire di vertigini.
Si arriva così al Piazzale del Granatiere (mt 1275), dove si trova un ampio parcheggio, volendo in macchina si può arrivare anche fino a qui, un rifugio “Rifugio al Granatiere” e una chiesa in ricordo dei caduti della grande guerra.
Seguendo sempre il sentiero 651, si continua passando prima una galleria elicoidale, poi un lungo tratto con punti esposti e un bellissimo panorama sull’Altopiano di Asiago, ed in ultima un’altra galleria, questa illuminata, la “Galleria Comando”.
Poco dopo essere usciti dalla galleria si arriva ad un bivio dal quale tenendo la sinistra si percorre l’ultimo tratto che porta in cima al Monte Cengio (mt 1354), da dove si apre una bellissima vista sulla pianura verso Vicenza, i Monti Berici e sulla Val d’Astico.
Come dicevo prima, volendo, l’escursione potrebbe terminare qui oppure si può pensare di allungarla continuando verso il Forte Corbin, andando a chiudere alla fine un bel giro ad anello. Ed è quello che abbiamo fatto.
Si ripercorre per un breve tratto il sentiero di andata fino a ritrovare il bivio dal quale si segue adesso il sentiero 643 per Trincea dei Granatieri.
Si inizia a camminare in un fitto bosco potendo fare poco dopo una piccola deviazione, seguendo le indicazioni Postazione – Osservatorio, per andare a vedere un posto di osservazione in una piccola galleria. Ritornati su propri passi e seguendo sempre il sentiero 643 si prosegue fino a raggiungere un altro bivio dove si trovano le prime indicazioni per il Forte Corbin.
Si svolta verso destra e si inizia a scendere. Terminato il primo tratto di ripida discesa, ci si trova a dover fare una stretta svolta a sinistra, segnalata da un piccolo cartello attaccato ad un albero per poi continuare ancora a scendere.
In alcuni punti l’orientamento potrebbe risultare un po’ difficile perché si cammina per veramente tanto tempo in mezzo al bosco e attorniati da tantissimi segnavia, mentre i cartelli risultano scarsi.
Dopo aver passato uno dei rari cartelli con indicazione “Strada per Corbin”, si prosegue ancora un po’ fino a sbucare su una strada carrabile. Scritte sull’asfalto indicano di continuare a sinistra e di percorrere altri km 2, per arrivare al Forte Corbin.
All’interno un museo storico militare che si può visitare con orario 10 – 18, gli adulti pagano euro 5, i ragazzi (7-13 anni) euro 3, mentre i bambini dai 0 ai 6 anni entrano gratis.
Noi ci siamo dovuti accontentare di vederlo solo da fuori perché siamo arrivati tardi e avevamo ancora strada da fare per tornare alla macchina. Considerando che le giornate in autunno sono molto più corte, abbiamo dovuto rinunciare.

Per continuare il giro, bisogna ripercorrere lo stesso sentiero di andata fino al bivio che si oltrepassa andando questa volta dalla parte opposta. Si procede così verso il Passo della Sgreva, fino a trovare, sempre scritto sull’asfalto, perché cartelli non ce ne sono, le indicazioni per Monte Cengio che fanno svoltare a destra.
Percorrendo sempre un sentiero nel bosco all’inizio in discesa e poi con vari saliscendi, si ritorna al Rifugio al Granatiere (mt 1260). Da qui, non si segue il sentiero di andata lungo le trincee, ma percorrendo tutta la strada carrabile, si ritorna al Piazzale Principe di Piemonte e alla macchina, chiudendo un bel giro ad anello.
Che tu sia un amante della storia, un appassionato di trekking o semplicemente alla ricerca di un luogo dove rilassarsi, il Monte Cengio è una meta imperdibile.
Dislivello: mt 470
Tempo di percorrenza: 45 minuti per il Piazzale dei Granatieri, 30 minuti per il Monte Cengio, 1 ora e 40 minuti per il Forte Corbin, 1 ora e 15 minuti per il Rifugio al Granatiere, 15 minuti per tornare al parcheggio
Lunghezza del percorso: km 13,6 tutto il giro
Cartografia: Tabacco 1:25.000, Foglio 50, Altopiano dei Sette Comuni Asiago - Ortigara
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