MONTE PORE
28 Luglio 2023
Siete in cerca di
un’escursione relativamente facile, lontana dal grande turismo di massa e che
vi regali un panorama fantastico?
Questa fa per voi: la salita al Monte Pore (mt
2405), una bella cima dalla forma piramidale caratterizzata da prati e pascoli
fin quasi sotto la ripida vetta; ma soprattutto una cima talmente isolata che
la rende una tra le più paesaggisticamente fantastiche.
Punto di partenza il Rifugio Fedare (mt 2000) che
si raggiunge percorrendo il Passo Giau; da Cortina in macchina si risale per
poi scendere qualche tornante dalla parte opposta fino alla partenza
dell’impianto di risalita per il Rifugio Averau dove si può lasciare la
macchina in uno dei vari posteggi disponibili.
Dal parcheggio si
prende l’evidente mulattiera che sale verso la seggiovia fino ad arrivare ad un
bivio, dal quale si tralasciano le indicazioni verso il Nuvolau e il sentiero
464, per continuare sul sentiero 463, che passa sotto la seggiovia.
Continuando in leggera
salita passando qualche piccola casetta in legno, dopo poco si è già ad un
altro bivio, dal quale bisogna abbandonare la strada per deviare verso destra
su uno stretto sentierino.
Vi troverete a
percorrere come un lungo viale, con fondo ciotolato, tra bassi arbusti, fino a
quando la vegetazione di colpo quasi scompare lasciando spazio ad un panorama
veramente niente male.
Si prosegue ancora in salita, senza mai essere
troppo impegnativa, fino ad arrivare ad una piccola baita in legno, all'altezza della quale si trovano dei cartelli che mandano leggermente verso sinistra,
mentre a destra si proseguirebbe verso il Castello di Andraz.
Proseguendo adesso sulla dorsale prativa, in
mezzo a verdissimi prati, ed in leggerissima salita, seguendo dei paletti
bianco-rossi, si arriva a Forzela de Antersas (mt 2247).
Se fino a qui è stata
una semplice passeggiata adesso arriva la parte più tosta e cioè la ripida
salita alla cima.
Un primo strappo ripido e faticoso, al quale segue un tratto
piacevolmente pianeggiante, che porta a sua volta all'ultimo tratto ripido e
faticoso.
Più si sale e più il fondo diventa roccioso e
ghiaioso, facendosi alquanto scivoloso, alcuni tratti sono esposti, come una
brevissima cengia da superare che per quanto sia breve non è adatta a chi
soffre di vertigini.
Un ultimo sforzo e la
cima è conquistata, dove si trova la croce di vetta oltre che un panorama
veramente a 360 gradi; si può ammirare: la Marmolada, il Gruppo del
Pordoi-Sella, Col di Lana, SettSass, Lagazuoi, Tofane, Averau e Nuvolau,
Antelao, il Pelmo, Civetta e altre cime dolomitiche.
Un vero e puro spettacolo!
Non essendoci punti di appoggio, si può decidere
o di partire in prima mattinata in modo da tornare per pranzo al Rifugio
Fedare, oppure partendo con calma consumare un veloce pranzo al sacco o proprio
in cima, se non c’è molto vento, oppure cominciando a scendere, fino a
ritrovare un tavolo con panca che si riesce già ad adocchiare durante la salita
con davanti una vista mozzafiato.
Per il ritorno si percorre lo stesso sentiero di
andata.
Dislivello: mt 411
Tempo di percorrenza: 1
ora e 30 minuti la salita;
Lunghezza del percorso:
km 3,3 solo andata
Cartografia: Tabacco
1:25.000, Foglio 03, Cortina d’Ampezzo – Dolomiti Ampezzane
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