PIANI ETERNI - MALGA ERERA
21 Maggio 2022
Dalla Val Canzoi, una
valle dolomitica della provincia di Belluno alla Malga Erera sui Piani Eterni; un’escursione molto faticosa che
porta in un luogo forse poco conosciuto, lontano dal grande turismo di massa,
ma veramente bellissimo, che vale la pena di essere scoperto.
In macchina ci si dirige verso il paese di
Cesiomaggiore, al quale comunque non ci si arriva perché, all’altezza della
località di Soranzen si gira seguendo le indicazioni per la Val Canzoi.
Una stretta e lunga stradina porta quasi vicino
al Lago della Stua, punto di partenza di questa escursione. Dico quasi, in
quanto bisogna stare attenti ai divieti di transito i quali non consentono di arrivare
proprio vicino al lago; la macchina va quindi lasciata poco prima, dove si
trova un ampio parcheggio a disposizione.
Arriviamo al parcheggio proprio per l’ora di
pranzo, in zona non c’è niente, quindi ci siamo portati via qualcosa di veloce
da mangiare per poi prendere i nostri zaini e partire.
Una volta raggiunto a piedi il Lago della Stua,
si trovano subito dei chiari cartelli che indicano dove andare.
Il sentiero inizialmente da seguire è l’806 per
Casera Cimonega, sul quale, procedendo in piano, si costeggia tutto il lago;
fortunatamente è all’ombra perché se si trova una giornata soleggiata e calda
come è capitato a noi, fa proprio comodo.
Ad un certo punto, ci si trova a dover attraversare un ponte, dove sotto scorre un torrente, superato il quale si prosegue leggermente a sinistra iniziando dolcemente a salire, fino ad arrivare ad un bivio, dal quale si tralasciano le indicazioni per la Casera Cimonega e si tiene la destra per Malga Erera.
Il sentiero adesso diventa l’802, sarà sempre largo e comodo, in alcuni tratti si procederà a tornanti, ma è proprio da questo punto che inizia una lunghissima, faticosissima, irtissima, durissima salita fino ad arrivare alla meta.
Una volta arrivati a
quota mt 1450 circa, si trova un altro bivio dal quale bisognerebbe tenere la
sinistra seguendo il sentiero 802. Purtroppo quando siamo stati noi (22 maggio
2022) risultava inagibile, bloccato da dei rami, in quanto poco più avanti un
pezzo era franato, in questo caso bisogna allungare la strada, andando via
dritti, percorrendo una vecchia mulattiera.
Dopo un primo tratto, si
riesce anche a riprendere un po’ di fiato in quanto la salita si addolcisce, ma
non per molto perché ecco che arriva il punto dove la pendenza risulta ancora
più massacrante di quella fin’ora percorsa. Vista da lontano sembra quasi
impossibile da salire tanto è pendente.
Superato anche questo
tratto, si rinasce in quanto si trovano dei tratti in piano e dove si procede
con vari saliscendi, fino ad arrivare all’ultima salita che porta a quota mt
1780 punto più alto di questa escursione. Da li, abbassando lo sguardo si potrà
scorgere Malga Erera; questo vuol dire che si è quasi arrivati.
Un ultimo sforzo, un
tratto da percorrere in discesa, fino ad arrivare ai Piani Eterni, la cui
bellezza è una cosa sconvolgente, un immenso pianoro adagiato a quota mt 1700.
La malga è ancora chiusa, aprirà più avanti, così ci spostiamo verso la Casera
Brendol dove si può trovare una fontanella funzionante per l’acqua. Ci facciamo
da mangiare, piantiamo le tende, e visto l’avvicinarsi dell’ora del tramonto, il
cielo comincia ad assume dei colori surreali. Da una parte un rosso/arancione,
dall’altra un blu/viola, mentre in lontananza si alza anche una leggera nebbiolina.
Sembra di essere in un altro mondo dove si è tutt’uno con una natura selvaggia
e ancora incontaminata; con le marmotte che sbucano dappertutto incuranti della
presenza dell’uomo e dove, dopo la notte trascorsa li, con le luci del nuovo
giorno, riusciamo a vedere anche con un gruppo di mufloni che corre libero per
la valle.
Se questa non è magia ditemi voi cos’è!
Una fatica immensa ripagata dall’immensità della
natura.
Per il ritorno ripercorriamo lo stesso sentiero
di andata.
Info utili: Per chi
volesse dormire li, quando la Malga Erera è chiusa, c’è una stanza, nel piano
superiore, alla quale si arriva grazie ad una scala di legno, con sette posti
letto e dei materassi, mentre alla Casera Brendol, aperta solo in parte, ci
sono solo dei piccoli tavoli con degli sgabelli. Per quanto riguarda l’acqua
invece, senza partire a pieno carico da casa, si può trovare una fontana
funzionante alla Casera Brendol, mentre la fontana di Malga Erera (almeno
quando siamo stati noi) era chiusa. Oppure poco dopo essere partiti si può
prendere dal torrente che si deve attraversare.
Dislivello: mt 1040
Lunghezza del percorso:
km 9,2 solo andata
Tempo di percorrenza: 5
ore per arrivare alla Malga Erera; 3 ore per scendere;
Cartografia: Tabacco
1:25.000, Foglio 23, Alpi Feltrine, Le Vette - Cimonega
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