RIFUGIO CASERA TARTOI E MALGA VARMOST
27 Giugno 2022
Il Friuli Venezia Giulia ha sempre tantissimi
bei posti da offrire e, come ogni anno, siamo andati alla scoperta di uno di
essi. La località più facile da raggiungere per noi che partiamo dal Cadore è
quella di Forni di Sopra ed è proprio lì che ci siamo diretti. Una volta
arrivati abbiamo lasciato la macchina vicino al Centro Sportivo nella località
di Vico; la meta di questa giornata è il Rifugio Casera Tartoi al
quale per arrivarci ci sono due modi, uno per chi ha fiato e gamba ed è quello
che abbiamo fatto noi, l’altro per chi non vuole o non è abituato a camminare
oppure è con bambini piccoli.
Avendo fatto un giro ad anello abbiamo esplorato
tutti e due i percorsi e adesso ve li racconto iniziando da quello più lungo.
Dal punto dove abbiamo lasciato la macchina ci
dirigiamo verso il centro del paese, attraversiamo la strada e ci addentriamo
tra le case. All’altezza di una fontana si trovano le prime indicazioni
attaccate al muro di un’abitazione.
Procediamo sempre dritto imboccando così il
sentiero 208, seguendo le indicazioni per Casera Tartoi, camminando su una comoda
strada forestale asfaltata. Il sentiero è sempre in salita, in alcuni tratti
più ripida in altri meno potendo tranquillamente riprendere fiato.
Dopo circa km 2,5 si trova un bivio dal quale si
tralascia l’indicazione per Malga Varmost e si prosegue dritti.
Dopo circa altri km 2 ci si trova davanti ad
un’altro bivio dal quale invece, questa volta, bisogna tenere la destra, si
prosegue attraversando un ponticello di legno, dopo il quale la strada
forestale diventa sentiero nel bosco.
Poco dopo si arriva in località Duvies dove
parte il sentiero per Casera Tragonia, che ovviamente tralasciamo e proseguiamo
sempre sul sentiero 208.
Continuiamo oltre fino ad incrociare di nuovo la
strada forestale; qui le opzioni sono due o seguire la strada oppure
attraversarla e proseguire sempre su sentiero nel bosco, come abbiamo fatto
noi, facendo così una bella scorciatoia. Tutto comunque è sempre ben segnalato.
Dopo i due tratti di sentiero nel bosco si
ritorna a camminare sulla strada forestale, che adesso è diventata una strada
sterrata, lungo la quale ci sono spesso dei tavoli con panche per fare una
sosta o mangiare qualcosa prima di arrivare se si è partiti tardi.
Proseguiamo sempre sulla stessa strada, alla
fine tutto il sentiero sì rivelerà essere molto lungo, infatti solo dopo ben km
7 arriviamo al Rifugio Casera Tartoi (mt 1711), il quale sorge su un posto a
dir poco incredibile alle pendici del Monte Piova (mt 2230) e del Monte Tiarfin
(mt 2413) con una meravigliosa vista sulle Dolomiti Friulane e dove abbiamo
avuto un’accoglienza veramente calorosa da parte dei gestori del rifugio.
Un posto veramente rilassante dal quale abbiamo
fatto fatica a venire via.
Per il ritorno non abbiamo fatto lo stesso
sentiero ma abbiamo preso la strada che consigliano alle famiglie con bambini o
a chi, come dicevo prima non ama molto camminare e che porta verso la Malga
Varmost alla quale si può salire prendendo i due tronconi di seggiovia che partono
da Forni di Sopra portandosi così già in quota.
Dal Rifugio Casera Tartoi prendiamo per un primo
tratto il sentiero 211 verso appunto la Malga Varmost fino ad arrivare ad un
bivio dal quale non seguiamo più quel sentiero, in quanto riporta dei tratti
molto esposti, infatti se si guarda una cartina Tabacco un tratto di quel
sentiero è segnato addirittura con delle crocette come se ci fosse una ferrata,
ma prendiamo quello leggermente più in basso seguendo le indicazioni per Som
Picol. Questo sentiero, senza numero, che inizia in decisa discesa, è molto più
agevole per tutti anche per chi vuole farlo con i bambini ed arriva giusto a
metà strada tra la Malga Varmost che si trova poco più in alto e il Rifugio Som
Picol che si trova poco più in basso.
Una volta sbucati sulla strada forestale per
rientrare, teniamo quindi la sinistra seguendo dapprima le indicazioni per Som
Picol che raggiungiamo in circa 15 minuti per poi continuare a scendere verso
Forni di Sopra.
Anche la discesa, che sarà tutta su strada
forestale, si è rivelata molto ma molto lunga, poteva essere accorciata forse
seguendo i cartelli Trail delle Malghe, ma noi abbiamo preferito procedere
sulla strada che alla fine ci ha portato in paese proprio al punto di partenza.
Per chi è abituato a camminare
questo è sicuramente un bellissimo giro, da non perdere, che porta in posti
bellissimi dove poter trovare un po’ di tranquillità lontano dal grande turismo
di massa.
Per chi invece non vuole fare fatica può sempre
prendere la seggiovia che parte da Forni di Sopra, portandosi in quota e
raggiungendo Malga Varmost, da li si deve prendere la strada sterrata in
discesa fino a trovare l’incrocio con il sentiero che vi ho appena descritto,
che percorso in senso inverso al nostro vi porterà al Rifugio Casera Tartoi.
Dislivello: mt 835
Lunghezza del percorso:
km 16,690 tutto il giro; dei quali km 7,450 per arrivare al Rifugio Casera
Tartori, km 3,08 il sentiero che porta verso Malga Varmost, Km 6,16 per tornare
a Forni di Sopra
Tempo di percorrenza: 2
ore e 45 minuti per arrivare al Rifugio Casera Tartoi; 1 ora per il sentiero
verso Malga Varmost; 1 ora e 45 minuti
per tornare a Forni di Sopra
Cartografia: Tabacco
1:25.000, Foglio 02, Forni di Sopra – Ampezzo, Sauris – Alta Via Tagliamento
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