RIFUGIO COL VISENTIN
18 Settembre 2021
Le foto che vedrete non rendono la bellezza del posto perché, purtroppo, la giornata che abbiamo trovato non è stata a noi favorevole, ma vi assicuro che la passeggiata è molto bella, ricca di panorami, non impegnativa e adatta in qualsiasi stagione.
Sto parlando dell’escursione sul Col Visentin (mt 1763), una montagna delle Prealpi Bellunesi, che segna un punto geografico di confine tra la provicnia di Belluno e la provincia di Treviso.
Nelle giornate di tempo bello, quando il cielo è terso, si possono ammirare magnifici panorami sulle vette dell’Alpago, sulla Val Belluna, sull’altopiano del Cansiglio e sulla pianura trevigiana.
In macchina ci siamo diretti verso Belluno, seguendo successivamente per il Nevegal, un altopiano sui mille metri che si trova sul versante settentrionale del Gruppo del Col Visentin, apprezzata meta turistica sia estiva per la presenza di numerosi sentieri piuttosto facili ma molto panoramici, sia invernale.Le foto che vedrete non rendono la bellezza del posto perché, purtroppo, la giornata che abbiamo trovato non è stata a noi favorevole, ma vi assicuro che la passeggiata è molto bella, ricca di panorami, non impegnativa e adatta in qualsiasi stagione.
Seguiamo le indicazioni per il Ristorante la Casera e percorrendo una strada a tornanti, ci portiamo a quota mt 1396; lasciando la macchina nell’ampio parcheggio vicino al ristorante. Un bellissimo parco giochi attira l'attenzione dei bambini che, appena scesi dalla macchina si dirigono subito a giocare approffittando della nastra pausa caffè.
Nemmeno il tempo di scendere dall‘auto e
veniamo già avvolti da un mare di nuvole basse, la visibilità era veramente
scarsa.
Delle dettagliate insegne vicino al ristorante però,
ci forniscono già preziose informazioni su che sentiero dobbiamo seguire.
Ci avviamo su un largo sentiero sterrato
iniziando una salita ripida e costante in direzione Malga Faverghera.
Dopo alcune curve ed un lunghissimo tratto in
rettilineo arriviamo al Giardino Botanico delle Alpi Orientali e, proprio lì
difronte, sorge Malga Faverghera (mt 1549).
Il Giardino Botanico delle Alpi Orientali, nato
negli anni 50, è oggi gestito dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di
Belluno del Corpo Forestale dello Stato; offre un’ampia panoramica delle specie
rappresentative della flora tipica della zona ed è visitabile ma con visite
guidate su prenotazione.
Lungo questo primo tratto, quando le nuvole lo
permettevano, abbiamo potuto ammirare dall’alto lo splendido panorama verso il
lago di Santa Croce.
La pendenza della salita adesso cambia
notevolmente e procedendo sullo stesso sentiero in breve tempo raggiungiamo anche
l’ex Rifugio Brigata Cadore in località Brigata Alpina Cadore (mt 1629).
Lasciandocelo sulla destra poco dopo arriviamo ad
un bivio, dal quale tenendo nettamente la
sinistra, abbandoniamo la larga forestale, seguendo le indicazioni per il
sentiero delle creste.
Proseguiamo adesso, sempre in costante salita, sui
prati del Col Toront, che sovrastano il Rifugio Bristot, continuando sempre
sulla linea di cresta fino ad arrivare al Col dei Gai (mt 1745) dove sorge la
Madonnina de le Creste.
Da qui, cominciamo a scendere velocemente, per poi
affrontare l’ultimo tratto in salita, fino al Rifugio (Col Visentin) 5º
Artiglieria Alpina in cima al Col Visentin (mt 1763).
È ora di pranzo, quindi ci fermiamo per una
meritata pausa, per questa volta eravamo organizzati con un pranzo al sacco, ma
volendo si può tranquillamente mangiare in rifugio.
Peccato sempre per il tempo, perché le nuvole,
almeno in un versante, hanno deciso proprio di non spostarsi.
Per il ritorno, non percorriamo più, almeno per il
primo tratto, lo stesso sentiero di andata ma prendiamo, fin da subito, la
larga forestale, sentiero 13, che parte proprio difronte al rifugio.
Procedendo sempre in dolce discesa, passiamo
per il Rifugio Bristot (che prima avevamo visto dall’alto) adagiato sotto la
cima del Col Toront a quota mt 1616, la cui posizione offre un panorama
mozzafiato sulla Val Belluna e la Vallata Feltrina.
Continuiamo fino a ricongiungerci con il bivio
dove all’andata avevamo tenuto la sinistra per seguire il sentiero delle creste.
Ripercorrendo da adesso lo stesso sentiero di
andata ritorniamo alla macchina.
Veramente una semplice passeggiata, adatta a
tutti, che ritorneremo a fare magari per ammirare i meravigliosi colori
dell’autunno, oppure con la prima neve d’inverno, nella speranza di trovare un
tempo migliore e poter godere appieno del panorama.
Dislivello: mt 460
Tempo di percorrenza: 1 ora e 50 minuti per arrivare
al rifugio; stesso tempo per il rientro;
Lunghezza del percorso: Km 11 in tutto
Cartografia: Tabacco 1:25.000, Foglio 24, Prealpi
e Dolomiti Bellunesi
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