Rifugio Croda da Lago e Lafo Federa con i bambini in uno dei posti più incantevoli delle Dolomiti d'Ampezzo | Dolomitiebambini - Dolomiti & Bambini

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RIFUGIO CRODA DA LAGO
9 Agosto 2024
Questa volta siamo andati in uno dei posti più incantevoli delle Dolomiti d’Ampezzo raggiungendo il Rifugio Croda da Lago sito ai piedi dell’omonima cima e sulle sponde del Lago Federa.
Immerso nel cuore delle Dolomiti il Rifugio Croda da Lago, è molto più di un semplice punto di ristoro per escursionisti ed amanti della natura: insieme al Lago Federa è un angolo di paradiso che invita a scoprire la bellezza incontaminata delle montagne.
Per arrivarci ci sono molte vie di accesso, più o meno impegnative. La classica e forse più gettonata quella che parte da Ponte Ru Curto, oppure quella con partenza da in cima al Passo Giau passando per il Mondeval e il Lago delle Baste, oppure quella che sale da Malga Federa.
Le abbiamo percorse tutte e tre e adesso andrò a descriverle, così che possiate scegliere quella che più fa al caso vostro.
PONTE RU CURTO
In macchina da Cortina d’Ampezzo ci si dirige verso il Passo Giau iniziando a risalirlo fino ad arrivare in Località Ponte Ru Curto (mt 1700) dove si può lasciare nei vari posti disponibili.
Proprio da questo punto inizia questa escursione, in quanto si trova l’inizio del sentiero 437, il quale una volta imboccato porta ad inoltrarsi subito nel bosco.
Si parte subito con un piccolo breve tratto in discesa, per poi superare un ponticello di legno e continuare senza fare troppa fatica tra tratti più o meno in piano e vari saliscendi.
Ad un certo punto arriva la prima salita dove ci si trova ad oltrepassare un ponticello di legno aggrappato alla roccia per poi continuare su sentiero che procede a zig zag, correndo al fianco di un canyon naturale scavato dal Ru Formin, prendendo quota velocemente.
Mentre la salita diventa di nuovo più dolce si procede oltrepassando un altro ponte di legno fino ad arrivare in località Cason de Formin (mt 1845) dove si trova un bivio dal quale bisogna tralasciare il sentiero di destra che porterebbe in Val Formin, quello di sinistra che arriva da Malga Peziè de Parù e continuare dritto verso il Rifugio Croda da Lago.
Da qui sarà solo una salita continua e decisamente bella sostenuta. Infatti il sentiero che procede nuovamente a zigzag farà prendere rapidamente quota, risalendo il versante boschivo di Cima Ciadines.
Tra la vegetazione inizia a vedersi anche un po’ di panorama, che si aprirà del tutto una volta arrivati ad un belvedere.
Dal sentiero principale una piccola deviazione verso sinistra porta in un punto panoramico veramente fantastico. La vista spazia dalle Cinque Torri, alle Tofane, al Cristallo, il Sorapis, l’Antelao e molte altre.
Una volta arrivati qui il più è fatto. Ritornati sul sentiero principale si continua per un breve tratto ancora in salita, fino ad arrivare in un pianoro dove ci si trova ad oltrepassare un recinto di legno.
Il sentiero adesso inizia lievemente a scendere fino ad intravedere prima le sponde del Lago Federa e subito dopo il Rifugio Croda da Lago (mt 2046), dal quale la vista sarà appagata da uno splendido panorama: in fondo si staglia maestoso il Beco di Mezdì mentre alle sue pendici fanno da contrasto verdissimi pascoli. Alla destra scende il sentiero dalla Forcella Ambrizzola, mentre davanti al rifugio sale il sentiero da Malga Federa, battuto anche dalle jeep che fanno il servizio navetta.

Arriviamo che non è ancora ora di pranzo così decidiamo di proseguire la nostra passeggiata.
Prendendo adesso il sentiero 434 che parte di fronte al Lago Federa si inizia a salire verso la Forcella Ambrizzola.
La salita è sempre costante con davanti una magnifica vista sul Beco di Mezdì, che si staglia contro il cielo azzurro, mentre alla sinistra in basso si può vedere tutta la conca di Cortina d’Ampezzo. Che spettacolo!
Durante la salita se si volge lo sguardo indietro si potrà vedere il rifugio e il lago farsi sempre più piccoli, mentre la meta sarà sempre più vicina.
Una volta arrivati a Forcella Ambrizzola (mt 2277), nemmeno da dire che la vista da lassù ripaga di tutta la fatica fatta. Da una parte la conca di Cortina con tutte le più note Cime Dolomitiche e con in fondo il Rifugio Croda da Lago mentre dall’altra le distese verdissime del Mondeval.
Restiamo lì, seduti ad ammirare tanta bellezza e gustandoci il nostro meritato pranzo al sacco.
Per il ritorno ripercorriamo lo stesso sentiero di andata, fermandoci prima al rifugio per fare una merenda e poi lungo le sponde del Lago Federa per ammirare ancora un po’ quel piccolo angolo di paradiso.
Dislivello: mt 712
Lunghezza del percorso: km 13,2 tra andata e ritorno
Tempo di percorrenza: 1ora e 40 minuti per il Rifugio Croda da Lago, 50 minuti per la Forcella Ambrizzola
Cartografia: Tabacco 1 :25.000, Foglio 03, Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane
PASSO GIAU
Per fare questo giro ci sono più possibilità, che variano a seconda di quanta fatica si voglia fare edi quanto si voglia camminare.
Tenendo presente che il punto di partenza di questa escursione è il Passo Giau bisogna o lasciare la  macchina in località Ru Curto, e da lì prendere la corriera che porta in cima al Passo Giau (mt 2236), oppure avere la disponibilità di due macchine per lasciarne sempre una in località Ru Curto e con l'altra poi salire fino in cima al passo, oppure andare direttamente in cima al passo, facendola a piedi sia in andata che ritorno, oppure percorrendo solo l'andata scendendo fino a Ponte Ru Curto per poi prendere la corriera che riporta al Passo Giau. In ogni caso bisogna sempre prima valutare bene la presenza del trasporto pubblico ed eventuali orari.
Noi abbiamo scelto la prima opzione, quindi in macchina siamo arrivati fino a Ponte Ru Curto, l'abbiamo parcheggiata nei vari spazi disponibili e poi abbiamo preso la carriera che ci ha portati fino in cima al Passo Giau.
Arrivati in cima al passo si seguono subito le indicazioni per Forcella Giau, Mondeval, Rifugio Palmieri  prendendo il sentiero 436.
Il primo tratto si percorre tutto in  saliscendi fino al bivio dove inizia la tosta salita per la Forcella  Giau. Testa bassa e cominciamo a salire, il fiatone si fa sentire ma la  voglia di arrivare in cima è più forte e piano piano proseguiamo senza  fermarsi.
Arrivati in forcella (mt 2360), appena si alza la testa,  lo spettacolo della natura che ci circonda è talmente bello che fa  sospirare dall’emozione.
Seguiamo sempre il sentiero in falso  piano, fino a fare una deviazione verso destra, scendendo tra i prati  verdi e arrivando al Lago delle Baste.
Il lago si può dire che è  grande come una pozzanghera, ma il posto in cui si trova, con quel  paesaggio circostante e la pace che si respira in quel luogo  ricompensano della fatica per arrivare.
Risaliamo il pendio erboso e ritorniamo  sul sentiero, proseguiamo tra i prati verdi del Mondeval fino a trovare  l’indicazione “Sito archeologico sepoltura mesolitica uomo di Mondeval”,  facciamo quindi un’altra piccola deviazione verso destra per andare a  vedere il masso vicino al quale hanno ritrovato l’uomo di Mondeval.

Ritorniamo di nuovo sul nostro sentiero cominciando questa volta a salire fino alla Forcella Ambrizzola (mt 2277).
Arriviamo in forcella, vediamo la nostra meta ma è ancora lontana, per  arrivarci seguiamo il sentiero 434, che in continua e lunga discesa ci  porta al Rifugio Croda da Lago (mt 2046) che si trova ai piedi dell’omonimo monte e vicino al bellissimo Lago Federa.
È ora di rientrare, fatto il giro del  lago, prendiamo questa volta il sentiero 434-437 che ci porta in  località Ru Curto dove avevamo lasciato la macchina alla mattina.
Soddisfatti del nostro giro e belli rossi in viso visto la straordinaria  giornata di sole senza una nuvola, ritorniamo a casa, con nel cuore e  nella mente già la voglia di ritornarci più avanti per vedere gli  straordinari colori che regala l’autunno.
𝗗𝗶𝘀𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼: mt 417 in salita e mt 915 in discesa
𝗧𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮:  3 ore e 45 per arrivare dal Passo Giau al Rifugio Croda da Lago,  compreso deviazioni e soste sia per il Lago delle Baste sia per la  sepoltura mesolitica, 1 ora e 30 minuti per ritornare alla macchina dal  Rifugio Croda da Lago
𝗟𝘂𝗻𝗴𝗵𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼: km 13,6
MALGA FEDERA
“La fine dell’estate è un momento di mezzo. Un ponte. Restano i ricordi di tre mesi tra le dita e prendono forma i passi per l’autunno.”

Questa volta abbiamo raggiunto il Rifugio Croda da Lago nel periodo autunnale per vedere i colori che regala e per arrivarci abbiamo scelto la strada più breve.
Da Cortina d'Ampezzo abbiamo seguito dapprima le indicazioni per il Lago Pianozes, per poi continuare, sempre in macchina, sulla stradina asfaltata che porta fino alla Malga Federa.
In alternativa, si può lasciare la macchina nel parcheggio, poco distante dal Lago Pianozes, e raggiungere la malga seguendo il magnifico sentiero Gores de Federa (LEGGI).
Da lì ci siamo incamminati sul sentiero che parte proprio dietro alla malga e percorrendo per l’intero tragitto una larga strada forestale (dove passano anche le navette che fanno servizio fino al rifugio) siamo arrivati al Rifugio Croda da Lago.
Nonostante fosse proprio l’ultimo giorno di ottobre la giornata non era per niente fredda ed un bellissimo sole ci ha fatto compagnia, almeno fino a metà giornata.
Il sentiero non è lungo ma molto intenso in quanto la salita tira sempre ed anche parecchio.
Arriviamo un po’ prima di pranzo quindi ci concediamo anche il giro del Lago Federa per non perdere, queste bellissime sfumature di colori, da ogni angolazione.
Cominciando a fare il giro, si nota subito come il rifugio si specchi nelle sue acque, creando una vera immagine da cartolina.
E poi seduti sulla terrazza esterna abbiamo gustato veramente un pranzetto super.
Veramente da non perdere!!
  
Dislivello: mt 287
Tempo di percorrenza: 35 minuti
Lunghezza del percorso: km 2,02 solo andata e senza giro del lago
Cartografia: Tabacco 1:25.000, Foglio 3, Cortina d'Ampezzo e Dolomiti Ampezzane
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