RIFUGIO DOLOMITES
19 Agosto 2021
Il Monte Rite è una montagna delle Dolomiti che
si eleva fra Venas e Vodo di Cadore, ed è forse una delle escursioni più
frequentate nella zona del Cadore offrendo un panorama a 360 gradi sui
principali gruppi dolomitici bellunesi.
In macchina si sale al Passo Cibiana (mt 1536)
per poi seguire subito le indicazioni per il parcheggio. Ci sono moltissimi
spazi disponibili e la sosta è a pagamento: euro 4 per le auto, euro 10 per i
camper ed euro 1 per le moto.
Da dove partono le navette, parte anche il
sentiero che conduce al Rifugio Dolomites.
A piedi, iniziamo subito, percorrendo in leggera
salita una strada asfaltata che poco dopo diventa sterrata e dove in
corrispondenza del primo tornante troviamo una deviazione per il Troi
d’Orlando.
Un enorme cartellone infatti indica a sinistra
l’inizio del sentiero 479 Col Orlando, valida alternativa per la gente a piedi
per evitare tutta la polvere che ci sarebbe al transito delle navette, oppure
continuando verso destra si percorrerebbe tutta la vecchia strada militare che
porta fino al rifugio.
Noi almeno per l’andata decidiamo di prendere il
sentiero 479.
Imbocchiamo così il sentierino nel bosco e
procedendo in un continuo zig zag e sempre in continua salita arriviamo alla
Forcella Deona (mt 2053).
Qui ci ricongiungiamo con la vecchia strada
militare dove transitano le navette e continuando per l’ultimo tratto proprio su
questa, con un ultimo sforzo arriviamo al Rifugio Dolomites (mt 2160).
Procedendo poco oltre raggiungiamo sia il Messner
Mountain Museum Dolomites, allestito in un forte della grande guerra che
racconta la storia dell’esplorazione e dell’alpinismo dolomitico; aperto al
pubblico e dove per la visita non è necessaria la prenotazione, nonché la cima
del Monte Rite dalla quale si ha un panorama veramente fantastico su tutta la
Val Boite e su le più rinomate cime dolomitiche come l’Antelao, Pelmo,
Sorapiss, Tofane.
Peccato sole per le nuvole!!
Ritorniamo al rifugio per una meritata pausa
pranzo, che sia bel tempo o molto nuvoloso e freddo, almeno quando siamo stati
noi causa restrizioni Covid, facevano mangiare solo all’aperto.
I piatti sono super abbondanti, il bimbo più
grande ha preso la cotoletta ed era veramente gigante, non stava nemmeno dentro
al piatto; con un piatto si poteva benissimo mangiare in due.
Dopo esserci riposati e
dopo aver fatto tutte le foto di rito, ci prepariamo a scendere; questa volta
percorrendo per intero la strada dove passano le navette.
Lungo il percorso si
alternano tratti di strada asfaltata ad altri di sterrato; a circa metà strada
si attraversa anche una galleria dove bisogna stare attenti nel caso, proprio
in quel momento arrivasse una navetta.
Il sentiero è sempre molto comodo e ampio e si
scende a grandi tornanti fino a tornare al parcheggio.
Per chi non può o non volesse camminare oppure
volesse fare un’escursione più semplice, c’è a disposizione il servizio navetta
che dal Passo Cibiana porta direttamente al rifugio, quindi aspettatevi insieme
a voi un bel po’ di turisti.
Dislivello: mt 650
Lunghezza del percorso:
Km 4,750 per l’andata facendo il sentiero 479, Km 6,7 il ritorno percorrendo la
strada delle navette
Tempo di percorrenza: 1
ora e 30 minuti per arrivare al rifugio, stesso tempo per scendere
Cartografia: Tabacco
1:25.000, Foglio 025, Dolomiti di Zoldo Cadorine e Agordine
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