Rifugio Friedrich August, Rifugio Pertini, Rifugio Sasso Piatto, dal Passo Sella camminando sotto il meraviglioso gruppo del Sassolungo e del Sassopiatto | Dolomitiebambini - Dolomiti & Bambini

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RIFUGIO FRIEDRICH AUGUST, RIFUGIO PERTINI, RIFUGIO SASSO PIATTO
18 Luglio 2020
In questa escursione, in Val di Fassa, abbiamo unito l’utile (trekking) al dilettevole (Krapfen).
Si, perché il Rifugio Friedrich August è ormai noto per i suoi Krapfen, e per la quantità di questi magnifici bomboloni disposti a piramide su una tavolata esterna.
In macchina raggiungiamo il Passo Sella (mt 2218) che mette in comunicazione la Val di Fassa con la Val Gardena.
Noi arriviamo dal Passo Pordoi, che scendiamo fino a trovare la svolta verso sinistra per il Passo Sella.
Arrivati in cima troviamo subito le indicazioni per il Rifugio Friedrich August e per i parcheggi dove lasciare la macchina. Si tratta dei parcheggi del Rifugio Valentini, sono chiusi da una sbarra che si apre automaticamente al costo di euro 5 per l’intera giornata.
Il sentiero 557 parte proprio da lì, le prime indicazioni da seguire riportano il nome “Via Friedrich August”.
Ma perché si chiama così? Scopriamolo assieme...
Cent’anni fa, il 30 luglio 1911, venne inaugurato ufficialmente questo bellissimo sentiero che collega il Rifugio Col Rodela (Passo Sella) e l’ex rifugio “Seiseralpe”.
Il promotore principale di questo progetto era il noto pioniere del turismo alpino e proprietario di entrambi i rifugi, Franz Dialer.
Il progetto era frutto della collaborazione tra la sezione “Seiseralpe” del club alpino tedesco-austriaco e la III divisione del reggimento dei “Kaiserschutzen”. Uno degli sponsor e patrocinatore del progetto era il re di Sassonia Federico Augusto, che trascorreva le sue vacanze a Siusi. Per questa ragione, il percorso porta il suo nome: “Alta Via Federico Augusto”.

Torniamo al percorso: si cammina su strada sterrata e larga all’inizio in leggerissima salita fino al Rifugio Salei, poi veramente molto pendente fino alla Forcella Rodella (mt 2318). Che fatica!!

Arrivati in forcella però sulla destra si può già vedere il Rifugio, quindi proseguiamo in leggera discesa e in pochi minuti si arriva al Rifugio Friedrich August (mt 2300).
Nemmeno da dire che qui la tappa è obbligatoria; arrivando di mattina presto ne approfittiamo per fare una seconda colazione e allora vai di cappuccino e krapfen che, oltre ad essere veramente ma veramente buoni, ci vengono serviti in un bellissimo vassoio di legno messi in fila.

Dopo esserci leccati anche le dita, ripartiamo per la nostra giornata.
Abbiamo altri due rifugi da guadagnare, quindi in marcia e avanti tutta.
Seguiamo adesso le indicazioni per il Rifugio Pertini, sempre su sentiero 557.
Si scende in modo deciso, nel primo tratto agevolati da scalini, fino ad incontrare un ponticello, che si supera, girando verso sinistra.
Da adesso, su sentiero che passa sotto il meraviglioso gruppo del Sassolungo e del Sassopiatto, con la punta delle Cinque Dita e il Sasso Levante, si inizia di nuovo a salire, per poi continuare in falso piano, con vari saliscendi, mai niente di impegnativo fino al Rifugio Pertini (mt 2300).
Il Rifugio Pertini in questo momento (18 luglio 2020 giorno in cui abbiamo fatto l’escursione) è temporaneamente chiuso per lavori, però fuori hanno allestito delle casette in legno per caffè, bibite, panini caldi.

Proseguiamo ancora sempre su sentiero 557, adesso seguendo le indicazioni per il Rifugio Sasso Piatto.
Si prosegue ancora tra salite e discese, fino a trovare un bivio, il quale verso sinistra porta alla Malga Sassopiatto. Noi al bivio andiamo invece via dritti, la meta già si vede e dopo poco arriviamo al Rifugio Sasso Piatto (mt 2300).
La giornata è veramente molto ventosa e con cielo coperto però il panorama che ci circonda ci lascia comunque esterrefatti.
Il Rifugio Sasso Piatto si trova su un vasto altipiano ai piedi del Sassopiatto. Da qui si può godere di una vista veramente da sogno, che spazia a 360 gradi sulle Dolomiti: sul Sassopiatto, sulla Marmolada, sul Sasso Pordoi, sul gruppo del Catinaccio, sul gruppo dello Sciliar e tanti altri.
Qui ci fermiamo per pranzo, potete tranquillamente stendere una coperta, di spazio verde ce n’è in abbondanza, e fare un bel picnic con vista.
Nei prati verdi che si trovano poco prima di arrivare al Rifugio Sasso Piatto, si possono notare una vasta distesa di stelle alpine, protette per evitare di calpestarle da sassi bianchi messi attorno alle varie pianticelle. È veramente una cosa particolare ma molto bella fatta per preservare questa pianta così rara e delicata.

Recuperate le forze, cominciamo a rientrare, percorrendo lo stesso sentiero di andata, tranne proprio nel primo pezzo dove facciamo il giro un pochino più largo scendendo alla Malga Sassopiatto per poi da lì risalire e riprendere il sentiero di andata.

Dislivello: mt 485
Tempo di percorrenza: 20 minuti per arrivare al Rifugio Friedrich August; 40 minuti per il Rifugio Pertini; 40 minuti per il Rifugio Sasso Piatto;
Lunghezza del percorso: km 11,7 andata e ritorno
Cartografia: Tabacco 1:25.000, Foglio 6, Val di Fassa e Dolomiti Fassane
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