Rifugio Puez, con i bambini una bellissima camminata all'interno Parco Naturale Puez - Odle | Dolomitiebambini - Dolomiti & Bambini

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RIFUGIO PUEZ
L’altopiano del Puez, che ospita l’omonimo rifugio, offre uno dei paesaggi carsici più suggestivi delle Dolomiti e si può raggiungere o dal Passo Gardena o dalla Val Badia. Noi partiamo da quest’ultima, siete pronti a venire con noi?
Siamo quindi in Val Badia, più precisamente siamo partiti da Colfosco. Località che si raggiunge lungo la via per il Passo Gardena. Arrivati all’abitato di Colfosco, seguiamo le indicazioni per Col Pradat per andare a prendere l’impianto di risalita. Imboccata la strada che passa in mezzo all’abitato, questa diventerà sempre più stretta e sempre più ripida fino ad arrivare al parcheggio gratuito.
Lasciamo la macchina, e presa la cabinovia, in pochi minuti siamo a quota mt 2038, dove troviamo il Rifugio Col  Pradat.
Una volta in cima, il colpo d’occhio cade subito sul magnifico  Gruppo del Sella, se in più ci aggiungiamo la bellezza del rifugio, sia nella cura che nell’arredo, e con la bellissima terrazza panoramica che propone,  insieme al parco giochi li vicino dove i bambini si stanno già divertendo, andare via per proseguire, sarà sempre più difficile.
Mi concedo, prima di rimettere zaino in spalla e proseguire, un secondo caffè godendomi la momentanea tranquillità del rifugio mentre i bambini sono fuori a giocare.
Il sentiero, una comoda strada larga e sterrata, inizia subito in discesa, anche se per pochi metri, fino a quando  troveremo un bivio. Teniamo  la destra, imboccando il sentiero 4A, e seguiamo le indicazioni per Rifugio Puez. Il cartello riporta come tempistica 1 ora e 50 minuti, ce la faremo?
Adesso procediamo, su un sentierino, in mezzo ad una folta vegetazione di pini mughi, che specialmente al ritorno, ci fanno proprio da cappa, sentendo il doppio del caldo che c’era. Siamo nel Parco Naturale Puez – Odle e  camminiamo in leggerissima salita, costeggiando il fianco della montagna, ai piedi del Sassongher, montagna simbolo dell’Alta Badia. Durante il percorso passiamo anche il bivio che porta in cima a questa montagna, lo terremo buono per un’altra volta.  
Procediamo sempre senza fare troppa fatica fino a trovare un capitello e un grosso masso con la scritta Rifugio Puez in rosso.
Non so perché ma qualcosa mi dice che da adesso la pacchia è finita. Infatti la pendenza comincia subito a cambiare e si comincia a fare sul serio.
Percorriamo nell’immediato una prima tosta salita, che però ci porta ad una zona pianeggiante, utile per riprendere un po’ di forze.
Arrivati in questa zona si può vedere l’area dove una una volta c’era il Lech de Ciampei, segnato sulle cartine tabacco ma adesso completamente prosciugato.
Il sentiero riprende ad essere di nuovo come in falsopiano e cosi procediamo, fino ad arrivare a dover affrontare un’altra tosta salita. Cosi mantenendo sulla sinistra il Sass Ciampei, procediamo su sentiero che con vari tornanti ci porta in Forcella Ciampei  (mt 2366). La vista da lassù è a dir poco fantastica.
Dalla forcella, andiamo verso destra, seguendo sempre le indicazioni per il Rifugio Puez, il sentiero però cambia e diventa il 2. Dopo poco ci troviamo a risalire un canalone, il quale non presenta particolari difficoltà in quanto tra svolte a zig zag e poi un lungo tratto con scalini di legno, ci porta a sbucare proprio sull’altopiano del Puez.
Lo scenario cambia e da adesso sembrerà di camminare in un paesaggio lunare. La fatica si può dire essere finita, perché si continuerà a camminare quasi senza accorgersene, in leggerissima salita, fino ad arrivare al Rifugio Puez (mt 2475).
Dal rifugio si ha un magnifico colpo d’occhio sul solco della Vallunga e sul Sassolungo, e comunque da qualsiasi parte ci si giri il panorama è straordinario. Vista la bellissima giornata, ci troviamo un posticino in mezzo al tantissimo spazio verde che c’è li intorno e mettiamo giù la nostra coperta per fare picnic.
E nel silenzio mentre si mangia, continuo ad ammirare tutto ciò che mi circonda, emozioni e pensieri si mescolano e mi sento piccola di fronte a tanta bellezza, anche il cuore cattura tutto quello che gli occhi non riescono a vedere.
Ci portiamo poi proprio verso il rifugio, per bere qualcosa e per mettere nel nostro Passaporto delle Dolomiti il timbro del rifugio. Un’altra meta è stata conquistata.
Per il ritorno, ripercorriamo tutta la stessa strada di andata, perché avevamo fatto i biglietti sia per l’andata che per il ritorno in cabinovia.
Ma in verità ci potrebbe essere anche un’altra possibilità. Ossia superato il punto con il capitello, si trova un bivio. Prendendo il sentiero che scende da lì, vi porterà prima al Rifugio Edelweiss e continuando sempre in discesa al parcheggio.
Dislivello: mt 505
Tempo di percorrenza:  2 ore per arrivare al Rifugio Puez
Lunghezza del percorso: km 10,5 complessivi
Cartografia: Tabacco 1:25.000, Foglio 7, Alta Badia, Arabba - Marmolada
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