RIFUGIO TITA BARBA
17 Luglio 2021
Il Cadore, si trova a sole poche ore da Venezia ed è una terra ricca di incantevoli paesaggi, fatti di laghi, di vette, di boschi. Con questa escursione, che ancora ci mancava, andremo alla scoperta di uno dei posti più incantevoli della zona, forse ancora poco conosciuti o meno frequentati: il Rifugio Tita Barba.
Punto di partenza per questa escursione è il Rifugio Padova al quale, oltre che a piedi, ci si può arrivare in macchina dirigendosi verso Domegge di Cadore per poi scendere verso il Lago Centro Cadore e successivamente seguire le indicazioni per il rifugio.
Percorrendo in salita una classica stretta stradina di montagna asfaltata, nel primo tratto però non presa benissimo, arriviamo dapprima al bivio per il Rifugio Cercenà, che ovviamente tralasciamo per poi continuare fino al Rifugio Padova (mt 1287).
Lo spazio per lasciare la macchina si trova a pochi metri dal rifugio in località Pra di Toro (mt 1300), una sbarra verde ferma il passaggio mentre una struttura in legno con disegnato il rifugio dà il benvenuto, e subito davanti una strada sterrata che, come un viale d’accesso, con ai lati delle sculture in legno porta in dolce discesa al rifugio.
Ci si potrebbe già fermare quì da quanto è bello
questo posto con tanto di parco giochi all’esterno per i bambini, con altalene,
scivolo, una riproduzione in miniatura del rifugio e altre capanne in legno; contornato
da tantissime statue in legno, da bellissimi fiori e curato nei minimi
particolari.
Noi invece, prendiamo
il sentiero 352, che parte proprio di fronte al rifugio e cominciamo ad
incamminarci verso la nostra meta.
Il sentiero porta subito ad addentrarsi nel
bosco, dove si possono trovare all’inizio e fino a Casel de Col (mt 1451) altre
statue in legno sparse in qua e in la, e dove per circa 1 Km, la salita è
sempre costante. Ma non una salita normale è veramente ripidissima, da farti
pensare ogni minuto “speriamo che sia finita” !!
Da qui in poi si
comincia a scendere perdendo purtroppo quasi tutta la quota guadagnata fino ad
ora, e andando ad attraversare ad un certo punto anche un ponticello di legno
dove sotto scorre un corso d’acqua, fino ad arrivare, dopo circa 1 km e mezzo
in località Valle (mt 1360).
Da adesso i restanti km 2,5 che si devono ancora
percorrere per arrivare al rifugio saranno di nuovo in ripidissima salita.
Si procede sempre in
mezzo al bosco, a volte dovendo superare, in qualche modo, degli alberi caduti
che si possono trovare in mezzo al sentiero, arrivando così in località Palù
(mt 1660).
Una volta arrivati qui, si esce dal bosco e la
vista si apre sulle montagne circostanti, la salita si addolcisce e si prosegue
in mezzo a prati verdissimi fino ad arrivare alla Casera Vedorcia (mt 1704),
sita in posizione veramente panoramica verso la Catena degli Spalti di Toro, in
mezzo a prati adibiti a pascolo, dove ti verrebbe voglia di stendere una
coperta per restare lì ad ammirare tutta quella bellezza.
Dalla Casera, si continua sempre in salita,
questa volta su strada sterrata fino ad arrivare al Rifugio Tita Barba (mt
1821).
Piccolo ma molto accogliente, dove una volta
entrati veniamo catturati dal rumore del caminetto acceso, che già di suo crea
un’atmosfera particolare, ed infatti restiamo lì in silenzio ad ascoltare lo
scoppiettare del fuoco.
Dopo aver fatto tutti
un’abbondante merenda, i bimbi passano il tempo a giocare con delle carte
trovate lì in rifugio.
Prima di ritornare, non ci si può far mancare
anche la visita alla meravigliosa terrazza panoramica, che dista poco oltre il
rifugio. Da restare veramente a bocca aperta! L’occhio può spaziare sul lago di Centro Cadore e su tutto il
Cadore, ammirando insieme il Pelmo e l’Antelao.
Per il ritorno, si
ripercorre lo stesso sentiero di andata.
Un’escursione bellissima, ma allo stesso tempo molto
faticosa da intraprendere visto la continua salita molto ripida e visto la
lunga discesa nel mezzo che ti fa successivamente perdere molta quota da dover
poi recuperare; ecco perché l’abbiamo tenuta come una delle ultime escursioni
qui in Cadore.
Sicuramente se fatta
con i bambini, questi devono essere allenati e abituati alla fatica, il
dislivello non è da sottovalutare.
Dislivello: mt 800
Tempo di percorrenza: 2
ore e 20 minuti per arrivare al rifugio
Lunghezza del percorso:
km 10,5 complessivi di andata e ritorno
Cartografia: Tabacco
1:25.000, Foglio 16, Dolomiti del Centro Cadore
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