RIFUGIO VENEZIA
21 Luglio 2020
Con questa escursione andiamo in uno dei più bei rifugi che
si possano trovare ai piedi del Monte Pelmo: stiamo parlando del Rifugio
Venezia (mt 1947). Il rifugio, situato
tra la Valzoldana e la Valle del Boite, offre una meravigliosa veduta sul Monte
Cristallo, sulla Croda Marcora e sull’Antelao.
Noi ci siamo stati più di qualche volta, provando sentieri
diversi e adesso ve li descriviamo entrambi così potete scegliere quale può
fare al caso vostro.
Siete pronti a scoprire quali sono?
1 – Dalla Malga Ciauta al Rifugio Venezia
Punto di partenza è l’abitato di Vodo di Cadore, dal quale
in auto, si scende dapprima verso il Boite e poi, superando il ponte a valle
del lago, si prosegue in ripida salita per circa km 7 su strada stretta ma
completamente asfaltata, tranne l’ultimo pezzettino, arrivando così alla Malga
Ciauta (mt 1552).
Li troverete un ampio parcheggio dove poter lasciare la
macchina.
Prima di partire, una piccola pausa alla malga credo sia
d’obbligo, anche solo per ammirare dal plateatico la magnifica vista verso
l’Antelao.
Pronti per partire? Vicino al rifugio, si trovano subito
delle indicazioni. Seguiamo il sentiero 475,
con indicazione per il Rifugio Venezia.
Il sentiero comincia subito con una tosta salita, ma
veramente tosta, per fortuna in mezzo al bosco, almeno si sta per quanto
possibile all’ombra, fino a sbucare su un pianoro.
La vista si apre sui verdi prati e la maestosa imponenza del
Monte Pelmo comincia a farci compagnia. La salita da adesso si fa molto più
dolce fino ad arrivare in località Najaron (mt 1787). Si continua sempre su
sentierino in mezzo ai verdi prati, sempre in costante salita,(mai come
all’inizio) fino ad arrivare al punto più alto, dal quale si comincia ad
intravedere in lontananza il rifugio Venezia. Da quel punto in poi, la fatica è
quasi finita perché si dovrà solo scendere per arrivare, e la vista sarà
concentrata solo sul Pelmo, che a mano a mano che si va avanti, sarà sempre più
vicino, e ci si sentirà sempre più piccolini. Arrivati ai piedi del Pelmo, si
svolta verso destra, e dopo un’ultima piccola salita si arriva al Rifugio
Venezia.
Per il ritorno, si dovrà percorrere la stessa strada di
andata.
Dislivello: mt 424
Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 dalla Malga Ciauta al Rifugio Venezia
Lunghezza del percorso: km 7,3 tra andata e ritorno
Cartografia: Tabacco 1:25.000, Foglio 25, Dolomiti di Zoldo, Cadorine e Agordine
2 – Dal Passo Staulanza al Rifugio Venezia e le orme dei
dinosauri
Punto di
partenza è proprio in cima al Passo Staulanza (mt 1766) dove si possono
lasciare le macchine al bordo della strada.
Subito un
enorme cartello ci indica l’inizio del sentiero per il Rifugio Venezia con
deviazione, per chi vuole, verso il sito dove si trovano le impronte dei
dinosauri.
Dopo aver attraversato il prato di fronte al Rifugio
Staulanza, prendiamo il sentiero 472, che subito si addentra nel bosco, sempre
in costante salita. Il fondo del sentiero è spesso ricoperto dalle radici dei
pini ed in qualche tratto il terreno è molto fangoso.
Si procede girando attorno al Pelmetto che rimane sempre
sulla sinistra, fino, dopo circa km 2, a trovare una deviazione sulla sinistra
che porta alle Impronte dei Dinosauri proprio sotto il Pelmetto.
Noi prendiamo la deviazione, ovviamente non è obbligatoria.
Il sentiero ci porterà proprio sotto la montagna e con vari zig zag risaliremo
a fatica un ghiaione. Si arriva così a trovare un enorme masso di Dolomia,
staccatosi dal Pelmetto, dove si possono vedere le varie impronte fossilizzate
lasciate da antichi dinosauri. Dei cartelli informativi sul posto illustrano e
descrivono la scoperta.
Una volta trovate e viste le impronte, non possiamo fare altro che tornare indietro, fino al bivio, e riprendere il sentiero 472, per arrivare al Rifugio Venezia.
Proseguiamo, fino all’altezza di Col de le Crepe, dove si oltrepassa un altro bivio, che incrocia il sentiero che proviene da Palafavera in Val di Zoldo. Non si cammina più nel bosco, ma, sempre aggirando la montagna, in mezzo a dei pini mughi fino ad arrivare al punto più alto del sentiero alla zona I Lach (mt 1982). Procediamo ancora, ammirando intanto la bellezza delle montagne che ci circondano, e dopo un’ultima fatica si arriva cosi al Rifugio Venezia.
L'escursione di per sè a parte la lunghezza del percorso, non è molto impegnativa, perchè si tratta di camminare in continui saliscendi e sempre più o meno alla stessa quota, tranne, per chi vuole farla, la deviazione per le impronte dei dinosauri e la relativa salita fino al masso.
Purtroppo causa maltempo di quel giorno non abbiamo disponibili tantissime foto del percorso.
Per il ritorno si segue lo stesso sentiero di andata.
Dislivello: mt 650
Tempo di percorrenza: circa 3 ore per arrivare al rifugio, alle quali bisogna aggiungere 1 ora abbondante tra andata e ritorno per vedere le impronte dei dinosauri;
Lunghezza del percorso: km 15,3 tra andata e ritorno più deviazione per le impronte dei dinosauri
Cartografia: Tabacco 1:25.000, Foglio 25, Dolomiti di Zoldo, Cadorine e Agordine
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