RIFUGIO VIEL DEL PAN
26 Giugno 2020
Una delle escursioni più belle, in uno dei sentieri più
spettacolari in quanto si può camminare ammirando, lungo tutto il sentiero la
regina delle Dolomiti, la Marmolada.
Il sentiero Viel del Pan collega i passi Fedaia e Pordoi. Il
nome Viel del Pan, cioè Via del Pane, deriva dal fatto, che, questo sentiero un
tempo veniva percorso dai commercianti del bellunese per trasportare e vendere
la farina nelle valli ladine, al fine di attraversare le valli più rapidamente,
senza dover percorrere strade di fondo valle.
Punto di partenza di questo itinerario è il Passo Pordoi (mt
2239). Una volta arrivati in cima al
passo, troverete, un ampio parcheggio gratuito dove poter lasciare la macchina.
Il sentiero ha inizio proprio dalla parte opposta della strada, rispetto alla
partenza della funivia Sass Pordoi.
Dei cartelli presenti all’inizio del sentiero non vi faranno
sbagliare strada, bisognerà seguire le indicazioni per il Rifugio Viel del Pan,
sentiero 601.
Si inizia subito con una tosta salita su strada larga e sterrata, ma non durerà molto ed in più la fatica viene già ricompensata dal fatto che davanti a noi si può già vedere già la regina delle Dolomiti, la Marmolada.
Si cammina così in salita fino all’arrivo della seggiovia che porta al Rifugio Sass Becè (mt 2423).
Dopo poco troverete sulla destra anche il Rifugio Fredarola e da qui in sino al rifugio si comincia a camminare tra vari saliscendi.
Ad un certo punto arriverete ad un bivio,
lascerete a sinistra il sentiero 636 con indicazione “sentiero attrezzato delle
creste”, che, se decidete di fare il nostro stesso giro, percorrerete al
ritorno, e proseguite verso destra sul sentiero 601 seguendo sempre
l’indicazione per il Rifugio Viel del Pan.
Ma attenzione, non fatevi ingannare dal fatto che ci sia
scritto attrezzato, perché in verità il tratto attrezzato è quello che va dal
Rifugio Viel del Pan al Rifugio Luigi Gorza, quindi il primo tratto, cioè
quello che va dal bivio al Rifugio Viel del Pan è tranquillamente percorribile.
Lungo il sentiero il vento non smette mai di farci
compagnia come neppure la meravigliosa vista sulla Marmolada. Nei prati verdi, distese di fiori gialli,
che, a macchie, ne colorano il manto.Fatta una delle ultime salitine sbuca per incanto sia il Rifugio, anche se ancora un po’ in lontanza, sia il lago Fedaia.
Il tempo di qualche doverosa foto, e si prosegue raggiungendo in circa 10 minuti la meta.
La giornata è abbastanza fresca e il cielo coperto quindi per
questa volta decidiamo di mangiare in rifugio e ovviamente non ne restiamo
delusi, perché i piatti sono veramente squisiti.
Per il ritorno o si fa la stessa strada di
andata oppure per chi ha voglia di fare un po’ di fatica e fare un bel giro ad
anello molto panoramico, può prendere il sentiero attrezzato delle creste, che
parte subito dietro il rifugio.
Noi decidiamo di fare questa variante, e subito, ci troviamo a
percorrere una tosta salita che ci porta in cima, per poi continuare a
camminare su sentiero stretto, in cresta alla montagna.
Vi troverete di nuovo a scendere per poi risalire sulla
montagna vicino e di nuovo camminare in cresta con un bellissimo panorama, vi
faranno da cornice a destra il Piz Boè e
a sinistra la Marmolada. Dovrete prosegue di nuovo in discesa fino ad
incrociare il sentiero di andata all’altezza del Rifugio Fredarola.
A questo punto basterà ripercorrere l’ultimo tratto di strada
che vi porterà di nuovo al parcheggio in cima al Passo Pordoi.
Dislivello: mt 407
Tempo di percorrenza: 1 ora e 15 minuti per arrivare al Rifugio, e 1 ora e 45 circa per il ritorno facendo il sentiero delle creste
Lunghezza del percorso: km 7,2 tutto il giro
Cartografia: Tabacco 1:25.000, foglio 06, Val di Fassa e Dolomiti Fassane
______________________ SEGUICI SUI SOCIAL ____________________________
LASCIA UN COMMENTO
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Non sono presenti ancora recensioni.
Questo sito usa il controllo anti-spam Captcha.