SENTIERO ALBERTO BONACOSSA
10 Agosto 2024
L'avevamo finito l'anno successivo, percorrendo il tratto che ci mancava dal Rifugio Auronzo al Rifugio Fonda Savio, in quanto con la prima uscita avevamo fatto invece il tratto dal Rifugio Col de Varda al Rifugio Fonda Savio (per la descrizione clicca QUI).
Quest'anno lo abbiamo ripercorso ed anche questa volta è stata un'emozione incredibile.
Il 𝗦𝗲𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗼 𝗕𝗼𝗻𝗮𝗰𝗼𝘀𝘀𝗮 permette di compiere una lunga attraversata del gruppo dei Cadini di Misurina, che si può fare o tutto in giornata oppure come abbiamo fatto noi, avendo tre bambini di cui due ancora piccole, in due volte. Sempre per lo stesso motivo di non far affaticare troppo i bambini al posto di salire al Fonda Savio e di continuarlo da li, abbiamo preferito andare al Rifugio Auronzo per poi tornare indietro, tenendo quindi il Rifugio Fonda Savio come via di uscita in entrambe le giornate.
Questo per noi è uno dei più bei sentieri attrezzati che abbiamo fatto, non molto frequentato e con veri paesaggi da cartolina.
Lasciamo la macchina vicino all’area sosta per i camper al Lago di Misurina, e prendiamo la corriera (euro 10 a persona, unico prezzo ed unico biglietto che comprende sia andata che ritorno, anche se poi si dovesse tornare a piedi) che, salendo la strada per le Tre Cime di Lavaredo ci porta fino al 𝗥𝗶𝗳𝘂𝗴𝗶𝗼 𝗔𝘂𝗿𝗼𝗻𝘇𝗼 (mt 2320).
E da qui inizia la nostra avventura....
𝗗𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲:
Ci lasciamo alle spalle tutta la flotta di gente che con una lunghissima fila si dirige verso il Rifugio Lavaredo e prendiamo il meno frequentato sentiero 117 che parte giusto di fronte al Rifugio Auronzo.
Si comincia con una discesa per poi iniziare a salire per un pendio erboso fino alla Forcella Longeres (mt 2235) e con sentiero largo.
Arrivati in cima il sentiero si fa subito più stretto ed impegnativo in quanto da qui e fino alla nostra meta sarà sempre esposto.
Proseguiamo su sentiero stretto e come dicevo esposto. Superati alcuni delicati passaggi, dove si possono vedere resti di fortificazioni e gallerie della Grande Guerra, una cengia attrezzata permette di entrare in una piccola cavità.
Superato questo tratto, si segue il tracciato caratterizzato da un fondo detritico instabile, durante il quale nei tratti più scivolosi o esposti troviamo la presenza del cavo, fino a quando ci troviamo a dover scendere per un colatoio roccioso.
Prestando molta attenzione al fondo quasi sempre bagnato, scendiamo grazie alla presenza del cavo d’acciaio, e di una scala metallica.
Proseguiamo per il sentiero 117, seguendo l’andamento della montagna con un percorso molto suggestivo e con dei panorami da togliere il fiato che ci fanno rallentare il cammino perché vorremmo sempre fermarci ad ammirarli.
Sempre su percorso attrezzato, su roccette gradinate e piccole cenge ricoperte da pini mughi, che emanano calore solo a guardarli, saliamo per arrivare alla Forcella de Rinbianco (mt 2176).
Arrivati in forcella, teniamo la sinistra continuando sul sentiero 117 con indicazioni Rifugio Fonda Savio.
Proseguiamo su sentiero in leggera salita, fino ad arrivare all’ultimo tratto, dove risaliamo prendendo quota velocemente su alcune roccette gradinate e superando una breve cengia attrezzata. Arriviamo così in cima e vediamo subito la nostra meta. Tenendo leggermente la destra e seguendo il sentiero in leggera discesa arriviamo al 𝗥𝗶𝗳𝘂𝗴𝗶𝗼 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗦𝗮𝘃𝗶𝗼 (mt 2367).
Arriviamo alle 13, facciamo una lunga pausa per pranzo, mangiando le prelibatezze preparate dal rifugio, compresa una bella fetta di strudel che qui è di una bontà infinita.
È ora di riprendere il cammino.... scendiamo adesso per il sentiero 115 che con semplice tracciato ci porta sulla strada poco più sotto del Lago d’Antorno. Da qui continuiamo a scendere per strada, fino ad arrivare al parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina.
𝗗𝗶𝘀𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼: mt 400 in salita e mt 960 in discesa
𝗧𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮: 3 ore e 30 per arrivare al Rifugio Fonda Savio, 45 minuti la discesa fino alla macchina
𝗟𝘂𝗻𝗴𝗵𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼: km 9,3
NOTA: il Sentiero Bonacossa, non è una semplice passeggiata, il fondo non sempre affidabile, la lunghezza dell’itinerario, ed i tratti attrezzati, anche se non presentano particolari difficoltà, comunque rendono il percorso non banale. Quindi effettuabile, parlando sempre se si vuole fare con i bambini, che questi siano abituati a fare certi tipi di percorsi.
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