VIA DELL'ACQUA A CISON DI VALMARINO

3 Aprile 2025
La Via dell’Acqua è un facile itinerario che si
sviluppa tra le Prealpi Trevigiane precisamente a Cison di Valmarino, uno dei
borghi più belli d’Italia, dove si cammina con un sottofondo dolce dello
scorrere dell’acqua del torrente Rujo.
Arrivati in macchina a Cison di Valmarino, si
superano i parcheggi di CastelBrando, per poi lasciarla o sulla sinistra, poco
più avanti, come abbiamo fatto noi, oppure, procedendo ancora, direttamente in
Piazza Roma.
A piedi ci si incammina verso la chiesa in
Piazza Roma.
La si oltrepassa ed in breve si giunge al ponte
di pietra dove, difronte, si trova una bellissima casa. In quel punto si
trovano anche i primi cartelli della via dell’acqua. Superato anche il ponte si
continua sulla stradina asfaltata che passa in mezzo al piccolo borgo fino ad
arrivare al punto in cui si può ammirare un antico mulino. Anche se ferma la
ruota, perché non funzionante, è ancora visibile.
Superato il mulino si prosegue adesso in leggera
salita tra rocce umide fino a trovare un busto di donna in legno. Si svolta a
sinistra, seguendo comunque anche le chiare indicazioni, e si continua su
terreno pianeggiante affianco ad una canaletta dove scorre dell’acqua.
Ad un certo punto la vegetazione si apre
lasciando spazio a scenari incredibili.
Un arco con affianco delle sculture in legno
tipo totem fanno come da ingresso in questo posto incredibile. Più avanti delle
case. Superato il primo ponticello, si continua tra cascate, cascatelle, scale
in legno e piccoli ponticelli da attraversare, sempre accompagnati dallo
scorrere del torrente Rujo.
“Quello che pensi di te stesso è molto più importante di quello che gli
altri pensano di te” (Seneca).
Il sentiero procede
proprio in leggerissima salita rendendo la passeggiata molto piacevole. Lungo
il percorso si possono ammirare anche varie sculture in legno e dei pannelli in
ferro riportanti delle bellissime frasi.
Si giunge così al Grande Faggio, un enorme
albero nato da una ceppaia negli anni 30/40 del ‘900, le cui radici sono
veramente impressionanti.
Procedendo ancora si
passa un grande prato mentre poco più avanti si può già scorgere il Bosco delle
Penne Mozze, un memoriale creato per ricordare gli Alpini della provincia di
Treviso caduti in guerra.

Da qui si può decidere se tornare percorrendo lo
stesso sentiero, oppure, come abbiamo fatto noi, fare un giro ad anello che
porta verso CastelBrando.
Continuiamo adesso il nostro giro seguendo, per
un breve tratto, la strada asfaltata che torna verso Cison di Valmarino. In
corrispondenza della segnaletica “Camminiamo per volare” si tiene la destra
prendendo un sentierino che procede in salita. Non bisogna seguire le varie
diramazioni che portano a S. Gaetano ma tenere la sinistra, seguendo la stessa
direzione della strada statale, a tratti ben visibile che si trova poco più
sotto, avanzando così tra verde e ulivi fino a tornare ad incrociarla nuovamente.
Va seguita per un altro breve tratto fino ad arrivare alla Baita alle Grotte,
dove volendo, si può decidere di fermarsi per pranzo.
Per proseguire bisogna seguire i cartelli posti
dall’altra parte della strada che portano a rientrare nel bosco. Attenzione
però che da questo punto in poi la segnaletica è molto scarsa quindi meglio
aiutarsi con un’applicazione outdoor oppure seguire una traccia GPX.
Si prosegue tra vari saliscendi e tratti in
piano restando sempre tra la vegetazione, almeno fino a quando non si arriva ad
incrociare una strada sterrata ed il panorama si apre verso Cison. Anche in
quel punto, come in altri prima, come dicevo la segnaletica non è presente e
questo può portare un po' di confusione nel procedere. Si tiene la sinistra e
si inizia leggermente a scendere fino ad arrivare ad incrociare questa volta la
strada sbarrata che sale a CastelBrando.
Tenendo di nuovo la
sinistra si continua sempre su strada asfaltata fino a ritornare a Piazza Roma
chiudendo così un bellissimo giro ad anello.
Una bellissima
passeggiata tra storia e natura, perfetta per allontanarsi dal caos cittadino e
per staccare la spina da giornate che sembrano sempre frenetiche. Può essere
fatto benissimo in mezza giornata, potendo tornare per pranzo proprio a Cison
oppure prenderla proprio con calma e magari consumare un pranzo al sacco oppure
fermarsi a metà percorso alla Baita alle Grotte.
Dislivello:
mt 200
Tempo
di percorrenza: 1 ora per il Bosco delle Penne Mozze, 1 ora per
tornare a Piazza Roma
Lunghezza
del percorso: km 5,5 tutto il giro
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