DRAGO VAIA
9 Ottobre 2022
Il Drago
Vaia, si trova nella frazione del Comune di Lavarone, nell’Alpe Cimbra, ed è
una spettacolare opera d’arte costruita utilizzando il legno degli alberi caduti
a causa della tempesta Vaia; un vento uragano che ha schiantato milioni di alberi
con la conseguente distruzione di decine di migliaia di ettari di foreste
alpine.
E’ un opera
dell’artista veneto Marco Martalar e con i suoi 6 metri di altezza e 7 di
lunghezza è il drago alato in legno più grande del mondo; realizzato con 2000 pezzi
di legno ed oltre 3000 viti che tengono assieme i vari pezzi. Il Drago è
l’inizio e la fine di tutto, un’opera a monito del cambiamento climatico; simbolo
di rinascita vuole testimoniare il rispetto che dobbiamo avere per la natura e
quanto essa può essere devastante.
Il Drago
Vaia, che con il suo sguardo oscuro e penetrante sembra quasi riportarti in un
mondo lontano, non può essere raggiunto in macchina ma solo a piedi; e noi
abbiamo approfittato di una tiepida giornata d’autunno per andare a visitarlo.
In macchina
ci siamo diretti a Lavarone in frazione Bertoldi e l’abbiamo lasciata nei
parcheggi vicino agli impianti di risalita di fronte al parco Neveland.
A piedi poi
ci siamo dapprima incamminati verso la Frazione Slaghenhaufi, percorrendo una
strada asfaltata, per poi proseguire, una volta superato l’abitato, su una
strada forestale sterrata, seguendo le indicazioni per Chalet Tana Incantata.
Ad un certo
punto si arriva ad un bivio dal quale si può decidere se proseguire dritto per
Chalet Tana Incantata e magari fare una pausa, oppure svoltare leggermente a
sinistra e seguire le indicazioni per il Sentiero del Drago.
Teniamo la
sinistra e continuiamo quindi seguendo il Sentiero del Drago; la strada adesso,
e solo per un primo tratto, diventa sentiero nel bosco, in seguito si ritorna a
camminare su una strada forestale fino ad arrivare in un pianoro con una
meravigliosa vista panoramica e dove cominciamo anche ad incrociare molte
persone. Da lì a poco infatti si può già intravedere questo meraviglioso Drago
alato, sito in cima al Tablat e più precisamente nella frazione di Magrè.
Per il
ritorno non facciamo la stessa strada di andata ma scendiamo per la frazione
Magré prendendo il sentiero che parte subito dietro al drago.
In
brevissimo tempo, percorrendo sempre una comoda strada asfaltata, siamo già all’abitato
di Magrè; continuiamo seguendo le indicazioni per la frazione Gionchi per poi
seguire la strada principale e ritornare alla frazione Bertoldi dove avevamo
lasciato la macchina.
La
passeggiata per arrivare al drago non è lunga e per niente faticosa, adatta
veramente a tutti e se fatta in questa stagione, bellissima per poter ammirare
le svariate sfumature dei colori autunnali.
Ci sono più
sentieri che portano al Drago Vaia: quello che parte dalla frazione Bertoldi,
che abbiamo fatto noi, quello che parte dalla frazione Magrè, il più breve fra
tutti i sentieri, e quello che parte dalla frazione Gionchi.
Se si vuole
fare un giro ad anello io consiglio di percorrere i due sentieri da Magrè e
Gionchi; quello che abbiamo fatto noi è stato bello fino a che si passavano le
varie frazioni, poi un po’ meno perché abbiamo dovuto camminare su un
marciapiede lungo la strada.
Il Drago Vaia oltretutto si inserisce nel progetto
“Lavarone Green Land”, un progetto intrapreso dal Comune di Lavarone per
valorizzare quattro percorsi tematici: Il Sentiero delle Leggende; Il Sentiero
delle Sorgenti, Il Sentiero 4 salti nel bosco ed Il sentiero il Respiro degli
alberi, che noi siamo andati già a visitare. Per l’escursione completa LEGGI
QUI.
Dislivello: mt 206
Tempo di percorrenza: 1 ora per il Drago Vaia; 1 ora
per tornare alla macchina
Lunghezza del percorso: km 7,05 tutto il giro
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