MALGA RA STUA
30 Giugno 2022
Se vi piacciono i
sentieri nel bosco, dove camminando poter ammirare tantissime cascate e
cascatelle, attraversando ponti e ponticelli allora questo è quello che fa per
voi.
Malga Ra Stua, quante volte ci siamo stati in questo posto; è stato sia
punto di partenza per altri rifugi come il Rifugio Fodara Vedla, il Rifugio
Sennes, il Rifugio Munt de Sennes o il Rifugio Biella che noi abbiamo fatto
tutti in un unico giro e che trovate descritti QUI; sia punto d’arrivo per un’escursione giornaliera,
eppure non siamo mai andati alla scoperta di questo percorso utilizzando per
arrivare, sempre la strada che percorrono sia le macchine quando il transito è
libero (NO luglio e agosto), sia le navette che fanno servizio alla malga.
Da Cortina d'Ampezzo, in macchina ci dirigiamo verso la
località Fiames, proseguendo oltre fino alla curva di Sant’Uberto, dove teniamo
la sinistra entrando nel grande parcheggio a disposizione vicino alla partenza
del sentiero.
A piedi ci dirigiamo verso la sbarra che chiude
la strada, ma questa volta al posto di proseguire dritto sulla strada
asfaltata, teniamo leggermente la sinistra seguendo il sentiero 6 e le indicazioni Percorso pedonale per Malga Ra
Stua.
Proseguiamo su un classico sentiero nel bosco in
continua e leggera salita, dove la parte finale è una scalinata in legno che
porta ad incrociare la strada; la attraversiamo e continuiamo la salita
dall’altra parte.
Arrivati in località Sas Sendù (mt 1547) si
incrocia un’altro bivio dal quale teniamo leggermente la sinistra procedendo su
strada sterrata in continua discesa, fino ad arrivare in località Ponte de
Antruiles da dove riprendiamo invece di nuovo il sentiero nel bosco,
cominciando nuovamente a salire.
Attraversiamo un ponte di legno dal quale in
lontananza si comincia già a vedere una cascata, e da lì a poco infatti, un
cartello, ci farà procedere verso destra seguendo il sentiero Cascate del
Boite.
Da qui inizia la parte più bella di tutto il
tracciato; si procede tra scalinate di ferro, ponti e ponticelli, e un sacco di
cascate e cascatelle ovunque, dove non smetteresti mai di fare fotografie per
immortalare anche quell’angolo che ti sembra di aver perso, fino a sbucare di
nuovo sulla strada asfaltata, ma non sarà per molto, perché poco dopo un altro
cartello riportante sempre le indicazioni Cascate del Boite, ci farà tenere la
sinistra riportandoci nel bosco.
E qui di nuovo si procede costeggiando sempre il
corso d’acqua tra altri ponticelli e cascate la cui bellezza è ammaliante
arrivando appena sotto la piana dove sorge la malga.
Facciamo le ultime due curve sempre in leggera
salita fino ad arrivare prima al parcheggio e subito dopo a Malga Ra Stua (mt
1668).
La malga si trova all’interno del Parco delle
Dolomiti d’Ampezzo, immersa nel verde, dove potersi gustare delle ottime
pietanze oppure dove stendere una coperta e rilassarsi all’ombra di qualche
albero lasciandosi cullare dal dolce scorrere del torrente.
Per tornare non
facciamo la stessa strada di andata ma appena dopo il parcheggio prendiamo
invece il sentiero 5, che si sviluppa questa volta nella parte alta.
Attraversiamo all’inizio un ponticello trovando subito dopo già il primo
segnavia sul tronco di un albero. Procediamo su questo stretto sentierino per
un primo tratto in salita fino a quando il panorama si apre regalando una vista
incredibile, peccato solo per la pioggia.
Dopodiché iniziamo la nostra discesa passando,
verso l’ultimo tratto, sotto le ultime propaggini della Croda De R’Ancona
(mt 2366), fino ad incrociare di nuovo la strada, che decidiamo di seguire
proprio nell’ultimo pezzo che ci porterà alla macchina.
Alla fine ne è uscito un giro ad anello molto bello,
nella parte bassa per le cascate, nella parte alta per i panorami, non molto
lungo e nemmeno faticoso; quindi direi adatto proprio a tutti.
Da non perdere!
Dislivello: mt 360
Lunghezza del percorso: Km 7,5 tutto il giro
Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti per arrivare a Malga Ra Stua facendo il sentiero Cascate del Boite; 1 ora per tornare seguendo il sentiero sulla parte alta;
Cartografia: Tabacco 1:25.000, Foglio 03, Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane
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