RIFUGIO ROMA E LAGO MALER
10 Agosto 2022
Con tutte le sue cime
che superano i mt 3000 di altezza ed il suo territorio ancora incontaminato la
Valle Aurina è meta da sogno e molto ambita d’estate per tanti escursionisti ed
un’escursione imperdibile se siete proprio da queste parti è quella che porta
al Rifugio Roma (Kasseler Hutte) e al Lago Maler.
Il fascino di questa
valle ha catturato ovviamente anche noi, che dopo aver visto le Cascate di
Riva (LEGGI QUI) e il Family Park
Klausberg, paradiso per i bambini (LEGGI QUI), siamo tornati per scoprire
quest’altro fantastico posto.
In macchina raggiungiamo Riva di Tures per poi
lasciarla nel parcheggio a pagamento (euro 3 tutto il giorno) che si trova
sulla destra appena si entra in paese (mt 1536).
Vicino al parcheggio troviamo subito le
indicazioni per il sentiero 1 che dobbiamo prendere per arrivare al Rifugio
Roma.
Parcheggiata la macchina, prendiamo quindi i
nostri zaini e partiamo; subito ci troviamo ad attraversare un ponte di legno dove sotto scorre il torrente Riva
e ci dirigiamo, percorrendo una strada pianeggiante, verso il bosco, da dove il
sentiero inizia a salire compiendo alcuni tornantini.
Una costante salita, lungo la quale troviamo
delle piccole cascatelle e passiamo la Malga Untere Terner, ci porta ad una
cascata veramente importante, dove, percorrendo una passerella di legno,
passiamo talmente vicini che, a parte sentirsi davvero piccoli in confronto a
quella maestosità, ci sembra quasi di poterla toccare con mano.
Dopo poco la salita finisce e proseguendo in
falsopiano, o leggera discesa, recuperiamo un bel po’ di fiato; il rifugio
intanto, anche se ben più in alto, comincia a farsi vedere, ma non fatevi
ingannare pensando di essere quasi arrivati, in verità manca ancora un po’.
Procediamo così senza molta fatica,
attraversando altri due ponti di legno, i quali segnano il limite del bosco e
dove sotto scorre impetuosa l’acqua delle cascate; alzando lo sguardo si può
vedere da dove partono creando uno scenario veramente incredibile.
Siamo arrivati ormai all’ultimo tratto, dove
anche la tipologia del sentiero è cambiata; non è più quella del bosco, adesso
ci troviamo a risalire delle grandi
rocce posizionate come a creare degli scalini, rendendo così più agevole la salita,
che si conclude con una lunga scalinata, terminata la quale, si sbuca al
Rifugio Roma (mt 2276), situato nel Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, nel
gruppo delle Vedrette di Ries.
Il panorama è veramente straordinario, la vista
che si apre sulla Catena di Cima Dura con le sue vette di tremila metri di
altezza ripaga della fatica fatta.
E' ora di pranzo, ci
fermiamo solo per un panino veloce e per recuperare un po’ di forze e poi ripartiamo;
la nostra giornata non era ancora finita, oltre al rifugio avevamo un’altra
meta da raggiungere: il Lago Maler.
Dal rifugio imbocchiamo così il sentiero 1A; un
classico sentierino di montagna che, dopo un
primo tratto in falsopiano, ci fa subito perdere quota molto velocemente
arrivando così ad attraversare un altro ponte di legno dove sotto scorre
impetuoso un corso d’acqua in una profonda forra.
Una volta attraversato, si comincia a risalire,
e questa volta la salita è molto più tosta di quella fatta finora, durante la
quale si può ammirare il ghiacciaio dello Hochgall (Monte Collalto) con la sua
svettante cima di mt 3436.
Più in alto il sentiero traversa a destra dove
si procede, per un bel tratto, su pietraia finito il quale si continua a salire
fino ad arrivare ad un bivio dal quale tralasciamo il sentiero 1 per il Monte
Nevoso e teniamo la destra seguendo le indicazioni per il lago.
Un ultimo tratto molto esposto (sconsigliato a
chi soffre di vertigini) ci porta ad aggirare uno sperone di roccia, subito
dopo il quale, con una svolta a sinistra, ci appare, come per magia, in tutta
la sua maestosa bellezza la conca del lago poco più in basso.
Ancora alcuni metri in discesa ed eccoci arrivati sulle rive del Lago
Maler, un piccolo lago alpino sito a quota mt 2501.
È stata una bella fatica ma di sicuro ne è valsa
la pena; qui facciamo un’altra piccola sosta giusto per gustarci il panorama e
il silenzio quasi assordante di quel posto.
Torniamo indietro percorrendo lo stesso sentiero
e arrivati di nuovo al rifugio ci concediamo questa volta una bella merenda di
metà pomeriggio.
Prima di ripartire però non potevamo mancare la
vista del laghetto che c’è proprio sopra il rifugio del quale ce ne siamo
accorti percorrendo il sentiero per lago Maler, una delle tante volte che ci
siamo guardati indietro per vedere il panorama e quanta strada avevamo fatto.
Una breve ma tosta salita, in circa dieci
minuti, ci ha portato a questo piccolo laghetto dalle acque color turchese, dal
quale si ha una meravigliosa vista su tutta la Valle del Rio.
Da qui il ritorno lo
facciamo sullo stesso sentiero di andata.
L’escursione, come sentieri, non comporta nessuna difficoltà e si può
considerare adatta a tutti anche alle famiglie con i bambini, l’unica cosa da valutare
molto bene è il dislivello che comincia a diventare veramente importante per
arrivare fino al lago. In alternativa quindi si può decidere di arrivare solo
fino al rifugio; già questa passeggiata per il sentiero che si percorre e i
panorami che regala ne vale davvero la pena.
Dislivello: mt 981
Dislivello Positivo, mt 53 Dislivello Negativo
Tempo di percorrenza: 2
ore per arrivare al Rifugio Maler; 1 ora e 10 minuti per arrivare al Lago Maler
Lunghezza del percorso:
Km 7,5 solo andata
Cartografia: Tabacco
1:25.000, Foglio 35, Valle Aurina – Vedrette di Ries
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